La Velini si «profuma» con le pennellate di colore di Tiziana Macchi
I dipinti di Macchi si possono ammirare anche nelle sedi Ats di Tradate e Varese: «Ho lavorato per 8 anni, ci ho lasciato il cuore»
La Settimana regala ai lettori di Primasaronno.it le più belle storie raccontate nel corso del 2021 sulle pagine del nostro settimanale. Una piacevole lettura sotto l’ombrellone.
La casa di riposo Velini si colora coi dipinti di Tiziana Macchi. Con abili pennellate sta impreziosendo gli spazi esterni della casa di riposo di via S.Stefano, ricreando angoli di verde dal profumo floreale decorando il giardino, recentemente ampliato per gli anziani ospiti e per i loro parenti – visitatori. Da settembre è alle prese con tavolozza e pennelli per dipingere ambienti bucolici e ridare vita a pareti e muri insignificanti e squallidi. «Ho iniziato a settembre», rivelata Tiziana che da settimane si può ammirare mentre dipinge l’ingresso della struttura, impegnata a creare foglia dopo foglia, ramo dopo petalo una siepe di glicine. «Il nostro grazie per lo splendida opera che ci ha donato», con infinita riconoscenza commenta la direttrice Monica Ravarotto.
I suoi dipinti si possono ammirare anche all'Ats di Varese e Tradate
Quello della Velini è solo l’ultimo capolavoro artistico. Porta la sua firma l’opera «Le quattro stagioni» che ormai da una ventina d’anni ha trasformato un ambiente asettico qual era la sede Ats di via Gradisca, in un luogo piacevole e accogliente sia per chi lì vi lavora sia per chi vi si reca come utente. Ed è sempre di Tiziana quella galleria d’arte che attraversa la direzione sanitaria dell’Ats di Varese. «Otto anni di lavoro, ciò ho lasciato il cuore», ammette l’artista che ha messo disposizione il suo tempo e il suo talento per il mondo del sociale, prima come volontaria dell’Aquilone e poi con la tavolozza di colori. Lo ha fatto alla sede tradatese di Ats, poi a quella centrale di via Rossi a Varese dove ha trascorso giornate intere, dall’alba al tramonto, per portare a termine un’opera senza precedenti. Ha dipinto corridoi, stanze, persino gli uffici dei dirigenti riproducendo con precisione e passione alcuni luoghi ed immagini a loro care, come San Michele Arcangelo e la Rocca di Angera.
Tiziana ha sempre avuto la passione per la pittura: diplomata al liceo artistico si è specializzata in grafica pubblicitaria e crescendo ha fatto del suo talento una professione di successo. Le sue tavolozze sono state ammirate anche a Saronno grazie al gruppo pittorico per il quale ha collaborato e spesso le ha donate per nobili cause, l’ultima per una raccolta fondi a favore del canile di Busto. Per la sua bravura e la sua generosità Macchi è stata scelta per dipingere l’intero padiglione dedicato al sociale dell’Ats di Varese rendendolo più accogliente e creando degli autentici capolavori, vere e proprie meraviglie agli occhi. Ha saputo ricreare gli angoli più storici e suggestivi della nostra provincia (come i pompieri di Viggiù, l’abbazia di Cunardo, le ceramiche di Ganna ricreate su piastrelle dipinte sul muro, ma ancora il Sacromonte, Casalzuigno o il liberty varesino) e lo ha fatto con estero creativo e originale e assolutamente personale.
«Ho riproposto gli scorci più caratteristici del Varesotto rivisti graficamente e reinterpretati». Come il riferimento alla Giocanda o la reinterpretazione del fantasma che si narra aleggia tra le mura del monastero di Torba. «Non era semplice lavorare su superfici non lineari, o in equilibrio sulla scala, ma il poter dipingere quello che volevo, con il mio gusto e la mia personale interpretazione è stato un piacere impagabile. Quel lavoro mi è rimasto nel cuore».