Over60 non vaccinati, la Regione: campagna di convincimento comune per comune
Sono 360mila le persone con più di 60 anni che non hanno risposto alla chiamata al vaccino. Regione chiede la collaborazione di medici e sindaci per convincerli
Gli appelli alla responsabilità individuale e a recarsi spontaneamente nei centri vaccinali sono caduti nel vuoto. Così, Regione Lombardia ha deciso di cambiare strategia: per vincere la reticenza dei cittadini con più di 60 anni non ancora vaccinati si passa al convincimento porta a porta.
"Caccia" agli over60 non vaccinati
"Ci recheremo nei piccoli paesi con camper mobili – spiega la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti - in modo tale da poterci avvicinare alle case e somministrare il preparato monodose Johnson&Johnson".
Ad oggi il tasso di lombardi appartenenti a questa fascia d’età che hanno ricevuto almeno la prima dose, è superiore all’85 per cento del target teorico. Il numero dei non vaccinati con più di 60 anni si aggira comunque intorno alle 360mila unità. Va detto però che in termini percentuali la Lombardia risulta al vertice delle regioni più virtuose sulla popolazione anziana."Chiediamo ai sindaci e ai medici di famiglia di aiutarci in questa campagna di persuasione – conclude Letizia Moratti -. I sindaci sono vicini ai loro concittadini, così come i medici sono coloro che hanno la fiducia dei propri assistiti. Con questa nuova strategia contiamo di completare questo percorso, per mettere al riparo i più anziani anche dalla variante Delta che si sta dimostrando più contagiosa".
Un passo in più, dunque, rispetto agli open day vaccinali messi in campo anche da Ats Insubria a giugno per intercettare gli over60 che non avevano aderito fino a quel momento alla campagna vaccinale e residenti in Comuni con coperture inferiori alla media regionale. Open Day che, come ammetteva la stessa Ats Insubria, hanno portato numeri ben lontani da quelli sperati con poche decine di persone presentatesi a fronte di un'attesa di diverse centinaia.