Stalker xenofobo non si ferma dopo ammonimenti e divieti: ora va in carcere
La custodia cautelare in carcere è stata ritenuta l'unica misura in grado di riportare la tranquillità nel condominio
Stalker xenofobo arrestato dagli agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio: nel suo mirino la vicina straniera e chi le rivolgeva la parola.
Stalker xenofobo arrestato: ansia e terrore per tutti i vicini
Lo scorso 24 febbraio un italiano di 48 anni residente in città si era visto notificare dagli agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio un’Ordinanza con la quale il GIP gli vietava di avvicinarsi e di comunicare in qualsiasi modo con le sue vittime. I poliziotti di via Foscolo avevano infatti iniziato a occuparsi del quarantottenne tempo addietro, dopo aver ricevuto le lagnanze di una sua vicina di casa straniera.
Lo stalker, animato da xenofobia, ogni volta che la incontrava sulle scale la copriva di insulti finché, alla reazione della donna, l’aveva aggredita strappandole ciocche di capelli e colpendola con calci. Non era stato sufficiente per indurlo a più miti consigli un Ammonimento del Questore poiché, se da quel momento il suo bersaglio originario aveva potuto vivere in modo relativamente più tranquillo, a subirne gli attacchi erano stati altri vicini, rei di aver scambiato qualche parola con la straniera.
Un secondo Ammonimento del Questore, questa volta diretto a tutelare un condomino che si era visto vandalizzare ripetutamente l’auto parcheggiata in strada e insultare pesantemente la moglie, aveva nuovamente placato il quarantottenne, che aveva però rivolto le sue molestie, ingiurie e minacce contro un’altra vicina, una donna ultraottantenne. In più occasioni la poveretta si era vista rivolgere offese irripetibili, minacce di morte, sputi sul viso o contro la porta di casa, bersagliata anche con petardi, calci e pugni; anche il suo cagnolino non era sfuggito alla furia dello stalker, che lo aveva preso a calci. Il tutto, considerata anche l’età della vittima, aveva naturalmente gettato quest’ultima in uno stato di totale ansia e terrore: non usciva di casa se non dopo essersi accertata che l’uomo non fosse nelle vicinanze e aveva interrotto tutti i rapporti sociali per timore che parenti e amici potessero incappare nell’energumeno.
Continue denunce, ora l'arresto
Da qui la misura cautelare del divieto di avvicinamento. Purtroppo neanche questa si è rivelata idonea a contenere le intemperanze dell’uomo che, a più riprese, ha continuato a molestare, offendere e minacciare l’anziana e la nipote, che ovviamente ne prendeva le difese, sputando sulle porte dei loro appartamenti, lasciando biglietti con frasi oscene e minatorie o addirittura improvvisando canzoni dello stesso tenore, affrontandole nelle occasioni in cui sfortunatamente le incrociava sull’ingresso di casa o sul pianerottolo.
Dopo averlo più volte denunciato per la violazione della misura, il Commissariato ha proposto la sottoposizione dell’uomo alla custodia cautelare in carcere, unica misura che anche PM e GIP hanno ritenuto idonea a salvaguardare le esigenze cautelari. L’uomo è stato quindi arrestato ieri mattina e condotto in carcere.