Tradate

L'ultimo saluto a don Angelo Sala: "Grande maestro e impareggiabile religioso”

Vicario parrocchiale a Tradate dal 1952 al 1969 ha avuto molte esperienze pastorali ( fu anche stretto collaboratore del cardinale Martini) è scomparso a 92 anni. I funerali a Robbiano di Giussano saranno celebrati oggi dall’amico monsignor Stucchi.

L'ultimo saluto a don Angelo Sala: "Grande maestro e impareggiabile religioso”
Pubblicato:
Aggiornato:

 

 

Monsignor Angelo Sala è scomparso martedì 13 aprile a 92 anni,  era stato guida, maestro e coadiutore della comunità tradatese che serba intatti i ricordi di quel periodo. Oggi, venerdì 16 aprile alle 16 l’ultimo saluto a Robbiano di Giubbiano. I funerali saranno celebrati da monsignor Luigi Stucchi vescovo ausiliare emerito e amico personale di don Sala.

L’ultimo saluto a don Angelo

La comunità di Tradate è in lutto per monsignor Angelo Sala, cappellano di sua Santità nel 1991,  e per 10 al fianco di cardinal Carlo Maria Martini era  stato vicario parrocchiale a Tradate dal 1952 al 1969.

Don Angelo, scomparso martedì 13 aprile a 92 anni, era una vera istituzione  e punto di riferimento per molti fedeli. Per 10 anni è stato al fianco del cardinale Martini – a partire dal 1982 occupandosi della pastorale del lavoro – una intera vita sacerdotale condotta sul fronte della predilezione dei poveri e dei lavoratori, sempre pronto a progettare, stimolare, lanciare messaggi a chi incontrava sul suo cammino. Era nato a Lissione nel 1929 e dopo gli studi al seminario di Venegono era stato ordinato sacerdote il 7 giugno 1952. Molte le esperienze pastorali e gli incarichi ricoperti in tanti anni di sacerdozio coadiutore a Tradate, a Oggiono come parroco, a Cinisello e, poi, per 13 anni a Garbagnate Milanese.  Dal 2008 al 2015 è stato vicario a Giussano dove ha dato il suo prezioso contributo per l’avvio della comunità San Paolo.

 “Il prete dell’oratorio, è stato un grande maestro”

 

E’ vivo il ricordo di don Angelo Sala nella comunità tradatese che guidò come vicario parrocchiale dal 1952 al 1969 (sostituendo don Mario Vallini).  Ricordo carico di affetto, nostalgia, riconoscenza. “Era il prete dell’oratorio”, con nostalgia commenta Renato Imperiali.  E’ stato guida spirituale, insegnante, punto di riferimento indimenticabile.  “E’ stato il mio insegnante di catechismo, un vero intrattenitore per i giovani che allora frequentavano l’oratorio”, continua Antonio. “Un grande amico che i tradatesi non potranno mai dimenticare” sintetizza Mario Brina aggiungendosi alla schiera dei cordogli che corrono in rete.  “Un grande educatore, persona fantastica” riferisce Valter Bressan “Ha regalato tanto ai giovani dell’epoca, è rimasto nel cuore”, riflette Elena Uboldi.   “Per la nostra generazione sarà per sempre indimenticabile. Grande maestro e impareggiabile religioso”, sottolinea commosso Renato Clerici. “Amava ridere e scherzare ed era aperto al dialogo. Un discepolo di Gesù  - ribadisce Pietro Bianchi - a tutto campo si  è prodigato molto per i giovani, i impegnandosi molto nella pastorale del lavoro e per la diffusione del Vangelo”. Gianni Mascetti, a nome degli allora giovani dell'oratorio: "è stato un prete all'avanguardia, un trascinatore, una guida per tutti noi. Ha rivoluzionato l'oratorio, che era diventato luogo vivo ed aggregante. Dobbiamo a lui la nascita del cinema di via Manzoni, del Coro Alpe, del Csi e di molte altre realtà sportive tra cui la Virtus di atletica leggera, di cui è stato presidente. Un prete unico, che ha fatto moltissimo per tutti noi. Come dimenticare le gite e i campeggi, e l'amore per la montagna che ha saputo trasmetterci".

Seguici sui nostri canali