"Speriamo bene"

"Troppi annunci a vuoto sui vaccini finora. Speriamo si rispettino le date"

Il consigliere Pd Samuele Astuti: "Buone notizie e buon cambio di passo. C'è bisogno di un po’ di sana efficienza lombarda"

"Troppi annunci a vuoto sui vaccini finora. Speriamo si rispettino le date"
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Basta indugi, la campagna vaccinale massiva di Regione Lombardia sembra ora pronta a partire davvero, domani con l'attivazione del portale per le prenotazioni di Poste Italiane e dal 12 aprile con le prime vaccinazioni agli anziani fra i 75 e i 79 anni. Un calendario ben definito quello presentato questa mattina da Guido Bertolaso che anche le opposizioni accolgono positivamente.

Vaccini, "primi effetti positivi dalla visita di Figliuolo e il passaggio a Poste"

Un cambio di passo deciso e atteso da settimane quello sancito questa mattina in conferenza stampa con la presentazione della nuova piattaforma di prenotazione e del calendario vaccinale anti-Covid. "Sembra che la visita del generale Figliuolo e il passaggio da Aria a Poste stiano dando i primi effetti positivi, ed è una buona notizia", commenta il consigliere regionale Pd Samuele Astuti, uno dei più critici sulla gestione lombarda della campagna vaccinale".

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"Troppi annunci finora, serve un po' di sana efficienza lombarda"

Due le notizie positive evidenziate dal consigliere dell'opposizione:

"Il cambio di modalità di prenotazione, che non prevede più l’SMS di conferma ma la definizione immediata dell’appuntamento, è un grande passo in avanti e può risolvere una gran parte dei problemi che si sono verificati nella fase uno. Anche la possibilità di interloquire con un call center dovrebbe aiutare a prevenire non poche difficoltà. L’apertura alle fasce anagrafiche successive è una seconda buona notizia, quanto alle date indicate da Bertolaso, mi auguro che questa volta possano davvero essere rispettate. Dal vaccine day di fine dicembre a oggi abbiamo sentito troppi annunci e troppi scaricabarile, quindi speriamo fortemente che ora cambi anche l’atteggiamento di Fontana, Moratti e Bertolaso, perché i lombardi, a partire dai più fragili ma anche le categorie produttive, hanno bisogno di un po’ di sana efficienza lombarda, non di pose da primi della classe senza peraltro riuscire ad esserlo".

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