Ats Insubria: "Il picco è alle spalle, contagi e incidenza in diminuzione"
Scendono tutti gli indicatori sulla diffusione dell'epidemia: la discesa è iniziata
Dati positivi questa settimana dal report periodico di Ats Insubria sull'andamento dell'epidemia nelle province di Varese e Como. La discesa è iniziata, il picco sembra alle spalle.
Ats Insubria: "Superato il picco"
Giù i nuovi casi, giù l'incidenza e giù anche l'indice RdT. La curva dell'epidemia anche nelle province di Varese e di Como sembra aver "scollinato" e aver iniziato la fase calante attesa e prevista nelle scorse settimane.
In base ai dati forniti questa mattina, 25 marzo, da Ats Insubria, nell'ultima settimana le due province hanno contato insieme 4.577 nuovi positivi (2.575 a Varese, 2.002 a Como) su 48.612 positivi contro i 4.914 della settimana precedente (2.784 a Varese, 2.130 a Como) su 45.123 tamponi.
L'incidenza media di Ats Insubria è di 291,04 casi ogni 100mila abitanti (288,51 il dato di Varese, 241,17 quello di Como), contro i 236,27 311,92 a Varese, 362,98 quello di Como) della settimana precedente.
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A questi si aggiunge, a ulteriore conferma della fase regressiva dell'epidemia, l'indice RdT utilizzato da Ats Insubria per tracciare la velocità di diffusione del virus: indice che è sotto l'1, valore che segna il confine fra un contagio in aumento (se il dato è superiore) e in decremento (se inferiore).
"Questo dato - ha rimarcato il Direttore Sanitario di Ats Insubria Giuseppe Catanoso - è segno che l'epidemia sta frenando in maniera marcata".
Nella gallery tutti i grafici sull'epidemia in provincia di Varese e di Como:
Contagi a Viggiù
Nell'incontro settimanale i vertici sanitari di Ats Insubria si sono soffermati sugli ultimi dati di Viggiù che sabato e domenica vedrà le somministrazioni agli over 80 vaccinati con la prima dose dopo l'attivazione della "zona rossa" ormai più di un mese fa. Nel paesino balzato alle cronache per la "convivenza" di numerose varianti, anche sconosciute e rarissime, si sono rilevati 5 nuovi positivi nell'ultima settimana, 2 tra i cittadini che erano stati sottoposti alla vaccinazione e 3 fra quelli che invece non l'avevano ricevuta.
"Va precisato - ha spiegato Catanoso - che queste positività sono emerse entri i 20 giorni dalla somministrazione della prima dose, quindi prima che si concludessero i tempi necessari allo sviluppo degli anticorpi. Nel finesettimana somministreremo il richiamo agli over 80, mentre chi ha ricevuto AstraZeneca dovrà attendere i 78 giorni dalla prima dose".