Nel 2020 quaranta morti in più a Tradate, 34 per Covid
Il picco nei mesi di marzo- aprile e di novembre e dicembre. Il virus ha colpito soprattutto gli anziani ( in media sopra gli 80 anni) solo due casi sotto i 50 anni d'età.
A Tradate come in altri paesi il 2020 ha registrato un aumento di di morti: 40 in più, di cui 34 erano risultati positivi al Covid. La popolazione però è cresciuta e al 31 dicembre sfiorava i 19mila abitanti. Crescita non legata alle nascite: i bebè venuti al mondo sono 140, 28 in meno del 2019.
Quaranta morti in più nel 2020, 34 col Covid
Il 2020 è stato un anno nefasto, la Pandemia da coronavirus ha causato un aumento anomalo della mortalità a Tradate (come in altri paesi), soprattutto nei mesi di aprile e dicembre, secondo i dati forniti dall’Ufficio anagrafe e Stato civile del Comune. Il numero dei decessi negli ultimi tre anni è cresciuto: si è passati da 197 del 2018, ai 207 del 2019 per arrivare a quota 247 nell’ultimo anno. 40 morti in più negli ultimi 12 mesi e di questi 34 scomparsi a causa del Covid 19. Per misurare l’impatto della pandemia, ai morti direttamente provocati dal coronavirus vanno però aggiunte quelle che vengono considerate vittime «indirette». Nella prima ondata della pandemia molte persone contagiate sono decedute in casa e nelle Rsa (il caso più eclatante alla casa Velini dove circa la metà degli anziani ospiti ci ha lasciato), senza mai aver ricevuto un tampone. I loro decessi potrebbero rientrare pertanto a tutti gli effetti nel conteggio delle vittime di Covid-19. Nei mesi di gennaio e febbraio la variazione rispetto alle media degli anni precedenti era stata irrisoria. La situazione è precipita in aprile con 20 decessi in più rispetto al 2019, le cui cause non sono accertate (nella prima ondata pandemica i tamponi venivano eseguiti solo a seguito di un ricovero ospedaliero). Con lo scoppio della seconda ondata un altro «picco nero» a novembre e dicembre (35 i funerali celebrati in ciascun mese). E il legame tra la crescita della mortalità e il Covid in questo caso è accertata: 30 sono i tradatesi scomparsi dopo aver contratto il virus in autunno (34 in tutto l’anno).
Il virus ha colpito la fascia più anziana della popolazione
Virus che ha colpito in particolare la fascia più anziana della popolazione (in media sopra gli 80 anni). Poche le vittime di età compresa tra i 70 e gli 80 e solo in due casi il Covid ha stroncato la vita a 50 anni. Crescita esponenziale anche al Galmarini che ha aperto un reparto per malati Covid e ha dato ospitalità alla Geriatria di Angera. Sono 134 i pazienti positivi (residenti per lo più in Provincia) deceduti all’ospedale di Tradate nel 2020.
Meno nati, ma i residenti crescono
L’aumento di decessi però non ha inciso sul numero totale di residenti che al 31 dicembre sfiorava i 19 mila (18.964), 9 in più rispetto al 2019, ma 21 in meno rispetto al 2018. Un leggero incremento legato ai nuovi residenti, ma non alla natalità. Nel 2020 sono volate sui tetti di Tradate meno cicogne dell’ultimo triennio: sono infatti 140 i bebè venuti alla luce, ben 28 in meno rispetto al 2019, ma solo 8 in meno del 2018. Un anno quindi decisamente negativo anche nel rapporto nati e morti.