#GiùLeManiDallaScuola: da Castiglione i titolari della locanda La Collegiata aderiscono alla video-protesta
Anche due castiglionesi tra i genitori che, da tutt'Italia, stanno protestando contro la chiusura delle scuole: "I bambini non hanno nessuna colpa e nessuna voce, tocca a noi genitori dargliela"
Con la chiusura delle scuole in Lombardia, e l'ombra di una nuova chiusura a livello nazionale come un anno fa, i genitori guidano la protesta di #GiùLeManiDallaScuola e chiedono di non colpire più giovani e bambini con le restrizioni, che puntualmente arrivano a smentire le promesse della politica.
#GiùLeManiDallaScuola: "Siamo i genitori e siamo al capolinea"
Tutti a casa, lontano dai compagni di classe e dalle aule, distanti dai docenti e spesso costretti a fare scuola solo per una frazione delle ore giornaliere. Per mesi, prima in estate e poi a ridosso del nuovo anno, la politica di ogni livello ha promesso a più riprese che la scuola e i giovani non sarebbero più stati colpiti dalle restrizioni, che le scuole erano luoghi sicuri, che le nuove generazioni non avrebbero più pagato il prezzo della pandemia. E puntualmente, dopo gli annunci e le promesse, sono arrivate chiusure e obblighi alla Didattica a Distanza sulla spinta dei numeri di contagi e quarantene evidenziati senza però far notare che quei numeri sono per prima cosa la conseguenza non di un "contagio senza freni" fra i banchi di scuola quanto gli effetti dei (giusti) protocolli di sicurezza.
Alle lamentele dei ragazzi a casa, agli allarmi sui tassi di abbandono scolastico e sull'incremento dei casi di depressione e malessere che sempre più spesso sfociano nell'autolesionismo, anche fatale, si aggiunge la voce dei genitori, i primi a toccare con mano il disagio che da un anno a questa parte affligge i loro figli.
Così è nata e corre sui social con l'hashtag #GiùLeManiDallaScuola la video-protesta di mamme e papà di tutt'Italia, cui hanno aderito anche Alberto Bombelli e Gabriella Clobas, genitori di 4 figli e titolari della Locanda La Collegiata di Castiglione Olona.
Un messaggio, due voci e una richiesta: "Giù le mani dalla scuola"
Anche loro, insieme a moltissimi genitori di tutto il Paese, hanno registrato e pubblicato un video recitando lo stesso messaggio:
Giù le mani dalla scuola.
Siamo i genitori.
Siamo quella categoria che da un anno esatto a questa parte vive nell’ombra delle istituzioni, fanalino di coda dell’agenda politica.
Giù le mani dalla scuola.
Come genitori e responsabili della formazione delle nuove generazioni, non possiamo più stare zitti.
Giù le mani dalla scuola.
Protestiamo per dare voce ai bambini che da un anno a questa parte si sono sentiti dire:
La scuola riapre tra poco,
la scuola non riapre più,
disinfettati le mani,
mettiti la mascherina,
provati la temperatura,
non scambiatevi abbracci,
non scambiatevi la merenda,
non stare troppo vicino ai tuoi compagni,
rispetta le regole, e i bambini hanno sempre fatto tutto questo con serietà ed entusiasmo.I bambini non hanno nessuna colpa e nessuna voce, tocca a noi genitori dargliela.
Giù le mani dalla scuola.
Se fosse tutto chiuso, se vedessimo un progetto chiaro, convincente che sostenesse la frase trita e ritrita del “sacrifichiamoci oggi per vivere bene domani”; saremmo pronti a farlo. Ancora una volta.Ma in nessuna galassia è umanamente accettabile avere i centri commerciali aperti e la scuola chiusa.
Giù le mani dalla scuola.
Ci era stato promesso che la scuola che non ha conseguenze visibili, che non ha ricadute economiche immediate, sarebbe stata l’ultima a chiudere e invece è STATA LA PRIMA!Siamo i genitori, siamo delusi, affranti, preoccupati, frustrati e arrabbiati.
E “sebbene voi vi crediate assolti siete lo stesso coinvolti” perché se non siete genitori, siete sicuramente figli e dovete aiutarci rispettando e facendo rispettare tutte le regole e tutte le promesse.
Siamo i genitori e siamo al capolinea.
Il nostro futuro viene prima di tutto. I bambini sono il nostro futuro.
Mettiamoli in cima a tutto.
GIÙ LE MANI DALLA SCUOLA.