A Viggiù cinque casi di una variante sconosciuta
Analisi in corso su altri quattro positivi ma la varietà delle varianti trovate con lo screening preoccupa. Sabato via alla vaccinazione di massa
Sabato inizieranno le operazioni per la vaccinazione di massa a Viggiù. Quelle di screening che nei giorni scorsi hanno interessato circa 4mila persone hanno intanto fatto scoprire cinque casi di una variante ancora sconosciuta.
A Viggiù cinque casi di variante sconosciuta
Circa 4mila persone sottoposte a tampone, di queste 90 trovate positive. Terminato lo screening di massa nella zona rossa di Viggiù, i dati emersi hanno creato una forte preoccupazione che ha portato alla necessità di vaccinare il prima possibile tutta la popolazione puntando alla "fatidica" soglia del 70% necessario all'immunità di gregge.
Tra i 90 positivi, ci sono i 13 di variante scozzese già scoperti nelle scorse settimane, che fortunatamente non sembra essersi diffusa ulteriormente, due di variante inglese, sette del ceppo di Wuhan e cinque, appunto, di una variante ancora sconosciuta. Impossibili invece le operazioni di sequenziamento su 58 casi per la bassa carica virale.
"Questa situazione -ha spiegato il Direttore Sanitario di Ats Insubria Giuseppe Catanoso - ha portato, in accordo con Regione, di decidere di effettuare la vaccinazione di massa su tutta cittadina. Questa necessità non nasce solo perchè è città di frontalieri ma perchè abbiamo avuto questo quadro con disomogeneità dei virus presenti in questo paesino. Dobbiamo riuscire a bloccare il più possibile diffusione di queste varianti".
Sabato la vaccinazione di massa
Le operazioni di vaccinazione, la cui adesione resta volontaria, inizieranno sabato mattina alle scuole medie con gli over80 e un centinaio di cittadini fra i 66 e i 79 anni, ai quali sarà somministrato il vaccino Moderna. Lo stesso domenica mentre lunedì si partirà con la fascia 18-65 utilizzando AstraZeneca. Si conta di riuscire a vaccinare tutta la popolazione nel giro di 4-5 giorni.
"La vaccinazione aiuta non in tempi brevi dato che occorrono almeno 2/3 settimane perchè il vaccinato sviluppi un titolo sufficiente a rallentare contagio - ha ricordato Catanoso - ma insieme alla zona rossa ci consente di rallentare, e speriamo bloccare, la diffusione di queste varianti. Verranno esclusi i soggetti positivi e quelli che sono guariti di recente perchè hanno già anticorpi e seguiranno il normale iter della vaccinazione, essendo per loro più utile aspettare qualche mese che il titolo anticorpale scenda. Questo permetterà anche di concentrare gli sforzi su quelle persone che ad oggi non hanno alcuna protezione immunitaria. Si tratta di uno sforzo non indifferente, e necessita della collaborazione con il Comune, la Protezione Civile e le Asst Valle Olona e Sette Laghi che forniranno vaccini e personale sanitario".
E ovviamente, della collaborazione dei cittadini: a loro è chiesto di aderire alla vaccinazione e di arrivare con tutti i documenti già compilati: "Insieme alla convocazione invieremo i link per scaricare i moduli di anamnesi e consenso informato - hanno concluso dall'Ats - Il Comune si è reso disponibile per chi non potesse scaricarli e stamparli autonomamente e i medici di base ad aiutare a compilarli. Se si arriverà già con tutti i documenti le operazioni saranno molto più rapide.