Protesta dei navigator martedì: "assedio" alla Prefettura di Milano
Sono 293 i navigator lombardi cui a fine aprile scadrà il contratto. I sindacati chiedono la proroga
Protesta dei navigator martedì a Milano: appuntamento fuori dalla Prefettura
Protesta dei navigator: contratti in scadenza
Martedì centinaia di navigator “assedieranno” la Prefettura di Milano. Assunti nel 2019 per aiutare i beneficiari del reddito di cittadinanza a trovare un lavoro, ora si trovano senza prospettive per il loro futuro. Il 30 aprile scadrà il contratto con Anpal (Agenzia nazionale politiche attive per il lavoro) e per questo motivo, martedì 9 febbraio 2021, i 2680 operatori in tutta Italia aderiranno alla prima mobilitazione nazionale dei navigator. Come riportato dai colleghi di Prima Milano Lombardia il presidio dei 293 navigator sarà davanti alla Prefettura di Milano.
Assunti per aiutare a cercare lavoro, rischiano di perderlo
Ad oggi, e a maggior ragione con la crisi di Governo in atto, nessuno sa cosa succederà dopo il 30 aprile. Da una parte il Movimento 5 Stelle avrebbe posto a Mario Draghi come conditio sine qua non per un appoggio al nuovo Governo la riconferma del Reddito di Cittadinanza ma dall'altra altre forze politiche sembrano aver chiesto esattamente l'opposto. Nel mezzo, oltre a una misura che nei due anni in cui è stata in vigore ha mostrato tutte le sue debolezze e portato a risultati ben al di sotto le aspettative, pur dando sostegno a molte famiglie e e persone in difficoltà economica, ci sono proprio i navigator.
I numeri del Reddito di Cittadinanza
Guardando ai numeri pubblicati lo scorso dicembre, in Italia ci sono 1,25 milioni di nuclei famigliari beneficiari del Reddito di Cittadinanza (2,9 di persone coinvolte), che ricevono un importo medio di 528 euro al mese. Nel solo triennio 2020-2022 si prevede per la misura la spesa di quasi 26 miliardi di euro. Al report di ottobre, in Lombardia erano 113mila i beneficiari del Reddito di Cittadinanza.
Chi sono i navigator
Sono lavoratrici e lavoratori laureati, che hanno svolto un’accurata formazione professionale per cercare lavoro per i soggetti più deboli, sopperendo anche all’assenza di strumentazioni di supporto adeguate. In una fase in cui le preoccupazioni occupazionali sono enfatizzate dalla minaccia di conclusione del blocco dei licenziamenti, mentre permane la grave recessione economica, com’è possibile che venga lasciata senza soluzione la scadenza dei loro contratti di lavoro?
I sindacati richiedono la proroga dei contratti
Nidil Cgil, Felsa Cisl, Uiltemp chiedono la proroga dei contratti, una riforma complessiva degli ammortizzatori sociali, la stabilizzazione di tutti i lavoratori precari di Anpal (Agenzia nazionale politiche attive per il lavoro) e nuove assunzioni nei centri per l’impiego. Per queste ragioni martedì 9 febbraio si terranno presidi in tutto il paese. L’appuntamento in Lombardia è davanti alla Prefettura di Milano, corso Monforte, alle 10.30.