Rimborsi Trenord, 7mila domande respinte. Astuti (Pd): "Per il 2021 Regione tentenna e aspetta il Ministero"
Studenti e pendolari che a gennaio avevano sottoscritto un abbonamento usato solo per due mesi dovranno accontentarsi di un rimborso parziale. E per il 2021 si attendono le decisioni del Ministero
Venticinquemila domande di rimborso presentate, 18mila evase e 7mila invece respinte. Duro il commento del consigliere regionale Pd Samuele Astuti dopo l'audizione di questa mattina, giovedì, in Commissione Trasporti dell'assessore Claudia Maria Terzi.
Rimborsi Trenord, "Regione non vuole rimborsare gli abbonati"
Niente da fare: i rimborsi Trenord si fermano ai mesi di marzo e aprile. "Regione Lombardia, nonostante tutti i pasticci comunicativi di Trenord segnalati da centinaia di pendolari lombardi - tuona il consigliere dem Samuele Astuti - non ha intenzione di rimborsare gli abbonamenti annuali a tutti coloro che nel 2020, tra marzo e agosto, non sono più riusciti a utilizzare il servizio".
"Il rimborso – ricorda Astuti ricapitolando i nodi della questione - è stato applicato esclusivamente agli utenti che hanno presentato domanda per i mesi di marzo e aprile, come previsto dall'art. 215 del D.L. 34/2020, ma non è stato applicato a quelle centinaia di pendolari a cui Trenord, tramite assistenza telefonica, aveva assicurato la possibilità di chiedere il rimborso senza limiti di sorta per tutto il periodo in cui non era stato utilizzato. Successivamente, a seguito delle decisioni assunte da Regione, la posizione dell’azienda è cambiata e il rimborso è stato confermato solo per i mesi del lockdown e solo tramite voucher, nulla per i mesi successivi che comunque scontavano la presenza di misure di contenimento del Covid-19, come lo smart working".
I numeri dei rimborsi
"A fronte delle circa 25mila richieste presentate – fa sapere il consigliere - ad oggi ne risultano evase poco più di 18mila, mentre le restanti non hanno avuto seguito, perché risultate incomplete. Inoltre, molti pendolari a cui è stato riconosciuto il rimborso, ancora oggi risultano non averlo ottenuto".
Un tema per due volte approdato in Consiglio Regionale, prima a luglio e poi a dicembre nelle discussioni per il Bilancio, con altrettante richieste del Pd alla Giunta Regionale di stanziare le risorse necessarie a promuovere soluzioni e azioni di rimborso degli abbonamenti non utilizzati causa Covid-19, "prevedendo apposite forme compensative per le aziende di trasporto. In entrambi i casi, purtroppo, le nostre proposte non sono state accolte".
Nel 2021? Si aspetta Roma
Per quest'anno, il 2021, non si sa invece ancora nulla. "La Regione non si espone e aspetta le linee del governo – prosegue Astuti -. Eppure, le aziende del trasporto pubblico, tra cui Trenord, possono prevedere ulteriori modalità integrative per rimborsare coloro che non hanno potuto utilizzare il titolo di viaggio già acquistato a causa del Covid. E certamente non è sufficiente la modalità prevista da Trenord di ‘rinuncia al viaggio’ che contempla la consegna della tessera direttamente alla biglietteria. L’assessorato declina però il nostro invito, ribadendo che è il ministero a dover fornire le direttive sul tema degli indennizzi. Ma perché dobbiamo aspettare le linee governative nazionali, se Trenord è di Regione Lombardia?” incalza Astuti.
"Purtroppo - conclude - queste macchinose procedure e lungaggini burocratiche non invogliano certo gli utenti a sottoscrivere nuovi abbonamenti che infatti, già dallo scorso settembre, risultano calati drasticamente e questo non giova a nessuno, tanto meno ai pendolari".