Pochi vaccini, l'Asst Sette Laghi frena le somministrazioni nelle RSA
I minori rifornimenti annunciati da Pfizer costringono a rivedere i programmi della campagna vaccinale
E' la prima conseguenza delle minori consegne per l'Italia, e quindi la Lombardia, da parte di Pfizer: l'Asst Sette Laghi ha dovuto frenare a causa dei pochi vaccini la campagna di somministrazione delle strutture residenziali per anziani.
Pochi vaccini, priorità ai richiami
Metà dosi consegnate rispetto al previsto, 2340 anziché 4680, e l'Asst Sette Laghi si è trovata costretta a ridurre il ritmo di somministrazioni ad anziani e personale delle RSA del suo territorio. Una decisione in linea con quanto spiegato dal responsabile regionale della campagna vaccinale Giacomo Lucchini nei giorni scorsi, che ha lo scopo di garantire la seconda dose a chi ha già ricevuto la prima in linea con l'indicazione di farla intorno al 21esimo giorno:
"Dobbiamo modificare la programmazione rallentando le prime dosi per garantire a tutti il richiamo. I ritardi nelle consegne di Pfizer sposteranno la fine della prima fase dal 28 febbraio all’11 marzo, con la conseguenza che slitterà l’inizio della campagna per gli ottantenni e i cronici. Per quanto riguarda la seconda fase, la campagna proseguirà con l’allargamento, condiviso con il Ministero della Salute e la struttura commissariale agli ultraottantenni, alla fascia 60-79 e ai cronici e fragili".
I dati regionali
Intanto ieri, mercoledì, si è tornati sotto le 10mila dosi giornaliere somministrate dopo le 12mila di martedì. 8.918 i vaccini inoculati in tutta la Regione, a conferma che il rallentamento non riguarda solo l'azienda ospedaliera di Varese ma è generalizzato in tutta la Lombardia. Il dato complessivo è di 209.042 somministrazioni effettuate dall'inizio della campagna, pari all'82,27% delle dosi ricevute.