Centro storico degradato e abbandonato, Per Uboldo: "Non è questo il paese che vogliamo"
Un corposo reportage fotografico per raccontare un centro che ha bisogno di una grande opera di restyling, in cui secondo Per Uboldo l'Amministrazione dev'essere protagonista
La lista Per Uboldo torna sul tema delle manutenzioni e del decoro urbano. Dopo aver riacceso i riflettori sull'ex Lazzaroni, ora l'attenzione passa sul centro storico "degradato e abbandonato da anni". Di seguito il loro comunicato.
Centro storico di Uboldo, Per Uboldo: "Un'altra Uboldo si può"
"UBOLDO SVEGLIA! Non vogliamo chiudere gli occhi e tapparci il naso davanti a quello che c’è e abituarci alla vista di un paese degradato. Non è questo il paese che vogliamo. Un’altra Uboldo si può".
E’ questo il monito del gruppo politico Per Uboldo - Colombo Sindaco che all’inizio del nuovo anno lancia la campagna di sensibilizzazione mediatica “Uboldo sveglia! Non è questo il paese che vogliamo. Un'altra Uboldo si può”. Ci riferiamo soprattutto al centro cosiddetto “storico” da anni in stato di degrado e abbandono. La zona del centro è ricca di vecchi cortili, con tante saracinesche abbassate, facciate di abitazioni scrostate, case disabitate. In una parola è un’area “triste e fatiscente”.
"Non possiamo continuare a far finta di niente"
Ambiti ben conosciuti da tutti gli uboldesi che abbiamo voluto descrivere con un ampio reportage fotografico che illustra “tutto il brutto” del nostro paese. Non possiamo continuare a far finta di niente. E’ ora di intervenire per ridare Decoro Urbano al paese. Privati cittadini e Amministrazione Comunale assieme. Ognuno deve fare la sua parte nel suo ambito, con le proprie competenze, con le proprie forze. Ma tutti assieme.
Piano Urbano del Traffico e progetto di riqualificazione
Per quanto riguarda l’Amministrazione Comunale, necessita un vero e proprio Piano Urbano del Traffico (quello che c’è risale al 2009 e non è nemmeno mai stato adottato in via definitiva…) che individui una volta per tutte sensi di marcia, aree di sosta ed eventuali percorsi ciclabili. Non bastano colate di vernice rossa per realizzare piste ciclabili. Ci vuole molto di più.
Necessita un progetto complessivo di riqualificazione del centro (non basta pensare di abbattere i vecchi cortili dell’area di piazza San Pietro… Il centro sono anche le vie Roma, piazza San Giovanni Bosco, via Italia, piazza Repubblica e tutte le vie traverse) che preveda interventi di riqualificazione degli edifici pubblici (a proposito, che ne facciamo di Palazzo Crivelli?), dei marciapiedi, delle strade (non bastano interventi generici per nuove asfaltature…), la rimozione delle barriere architettoniche. Occorre prevedere agevolazioni e facilitazioni per chi intende ristrutturare edifici nel centro.
E’ vero che esistono Bonus e Superbonus del Governo ma è possibile aggiungere qualcosa a questi benefici per invogliare maggiormente i privati ad intervenire. Ci risulta che il Comune abbia stanziato un fondo per l’acquisto di auto elettriche nonostante ci siano già le agevolazioni previste dal Governo. E allora perché non prevedere anche delle agevolazioni per chi intende ristrutturare in centro? Per quanto riguarda i privati, li incitiamo a considerare le opportunità (Bonus e Superbonus) messe a disposizione dal Governo per ristrutturare e riqualificare i propri edifici. La manutenzione è necessaria, doverosa e prevista nel Regolamento Edilizio, per evitare situazioni di degrado come quelle oggi esistenti.
Siamo consapevoli che nessuno ha la bacchetta magica per risolvere tutti i problemi in poco tempo. Ma provarci è d’obbligo. E siamo consapevoli che per recuperare questa parte di paese ci vorranno anni, forse decenni. Ma vogliamo almeno cominciare a provarci.
Sensibilizziamo pertanto l’Amministrazione Comunale a fare sinergia con la parte privata per avviare una fase nuova di rilancio del paese.
Perché da qualche parte bisogna pur cominciare!