#Ioapro1501

#IoApro1501, la Lega di Saronno: "Solidarietà e vicinanza a ristoratori ed esercenti"

Il consigliere comunale Claudio Sala: "Chi condanna questa protesta è complice di uno Stato che sta voltando le spalle a imprese e famiglie"

#IoApro1501, la Lega di Saronno: "Solidarietà e vicinanza a ristoratori ed esercenti"
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Il consigliere comunale della Lega di Saronno Claudio Sala al fianco dei ristoratori e dei baristi che ieri, venerdì, hanno aderito alla protesta #Ioapro1501 e che chiedono di poter tornare al lavoro in sicurezza.

#Ioapro1501, solidarietà dalla Lega di Saronno

Da imprenditore non posso che comprendere le motivazioni della protesta messa in atto dai ristoratori e dagli esercenti del settore. Ho avuto modo di ascoltare, sia attraverso i media che di persona, le storie di chi, con un’attività propria si è visto prosciugare i risparmi di una vita per mantenere in vita la propria impresa, nella speranza di poter sopravvivere nell’attesa di tornare ad una normalità che a questo punto nessuno è in grado di garantire né con i tempi né con i metodi.

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Ciò che accomuna tutte queste persone è la rabbia verso chi non sta facendo nulla per impedire lo sfascio di un intero settore. Dal Governo sono giunte solo promesse, ma nella realtà dei fatti gli unici mezzi messi a disposizione dallo Stato, i famigerati ristori, non sono stati nemmeno sufficienti per pagare le bollette. Questo Governo incentiva l’acquisto di monopattini e biciclette, ma lascia morire di fame imprese e famiglie. Nessuno nega la crisi sanitaria, ma anche quella economica è altrettanto grave e soprattutto non deve essere considerata come una parentesi, perché in gioco c’è il futuro economico delle prossime generazioni.

Tutte quelle attività a conduzione familiare, che si tramandano di padre in figlio e di generazione in generazione, rischiano oggi di morire; un governo serio ha invece il dovere di garantirne la sopravvivenza, come accade per esempio in Germania dove i ristori, quelli seri, garantiscono un rimborso del 70% in relazione alla perdita di fatturato subita e in tempi molto rapidi.

I ristoratori che oggi protestano non stanno chiedendo l’elemosina, stanno cercando di poter tornare a galla con dignità: non vogliono assistenzialismo. I nostri imprenditori vogliono solo lavorare ed essere messi in condizione di poterlo fare.

Questi imprenditori meritano tutto il nostro sostegno e la nostra comprensione, senza se e senza ma; chi condanna questa protesta è complice di uno Stato che sta voltando le spalle a imprese e famiglie. Personalmente mi auguro che il Sindaco della mia città si rechi in uno di queste attività che hanno aderito alla protesta in Saronno, per mostrare tutta la propria vicinanza e solidarietà.

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