Vaccini Covid

Oltre 20mila vaccinati nelle nostre Asst: "Questi vaccini sono come lo sbarco sulla Luna"

Ats presenterà settimana prossima il suo progetto per la somministrazione di massa: attività fino a 18 ore al giorno

Oltre 20mila vaccinati nelle nostre Asst: "Questi vaccini sono come lo sbarco sulla Luna"
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Si continua a somministrare vaccini anti-Covid senza sosta nelle Asst Sette Laghi, Valle Olona e Lariana. Superati i 20mila vaccinati in questa prima fase concentrata sul personale sanitario e non delle aziende ospedaliere e sanitarie.

Catanoso: "Vaccino Covid come lo sbarco sulla Luna"

"Stiamo per vivere una situazione unica. In pochissimo tempo faremo una vaccinazione di massa a milioni e milioni di persone. E' eccezionale, come eccezionale è stato trovare un vaccino, più vaccini, in meno di un anno. Stiamo vivendo un'esperienza importante come lo sbarco sulla Luna".

Così il Direttore Sanitario di Ats Insubria Giuseppe Catanoso spiegando, stamattina venerdì 15 gennaio, i dati sulla vaccinazione anticovid e i prossimi passi della campagna.

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Partiamo coi dati: le tre Asst del territorio (Lariana, Sette Laghi e Valle Olona) hanno ormai praticamente finito le operazioni di vaccinazione del loro personale, sanitario e non. La Lariana, ha aggiornato Catanoso, ha superato tra ieri e oggi le 9500 somministrazioni e come si può vedere dal grafico tutte e tre continuano a crescere nei numeri.

Intanto si lavora per le prossime fasi. "Stiamo iniziando a raccogliere adesioni dalle altre categorie che andranno vaccinate.- ha fatto sapere Catanoso - Siamo partiti con le varie Croci, stiamo raccogliendo le adesioni da medici e odontoiatri liberi professionisti, lo faremo con gli altri ordini e albi professionali che fanno attività sanitaria, e lo faremo ancora per le ospedalità private. Il passaggio successivo, ci auguriamo tra fine mese e inizio febbraio, sarà di iniziare a vaccinare queste categorie. Sarà importante per allora avere gli elenchi pronti".

Quanti vaccini e quali

Ai primi di febbraio si spera di avere a disposizione anche il vaccino di AstraZeneca che, insieme a quello di Moderna, sarà cruciale per la somministrazione massiva. Sì partirà con gli ultra 80enni, per poi passare a over 65 e fragili che, in caso di infezione, rischiano di andare incontro alle conseguenze maggiori. E in questa fase sarò importante anche il ruolo dei medici di base, con i quali si è siglato a livello regionale e a livello nazionale un accordo per l'inoculazione dei vaccini.

"Entro il primo semestre dovremmo avere in Italia circa 40 milioni di dosi di AstraZeneca e 8 milioni di Pfizer che permetteranno di vaccinare 24milioni di persone. A questi speriamo si aggiungano i 14 milioni di Jhonson&Jhonson che potrebbero richiedere un'unica somministrazione. Nel terzo trimestre sono previste altre 50 milioni di dosi. In totale in Italia dovrebbero arrivare 202 milioni di dosi di vaccini. Sono convinto - ha dichiarato Catanoso - che se tutto andrà per il meglio dopo l'estate potremo raggiungere la soglia dell'immunità di gregge. Se invece l'Ema a fine mese non dovesse approvare il vaccino di AstraZeneca sarebbe un problema".

Rsa e strutture sociosanitarie

Intanto sono iniziate anche le operazioni nelle RSA, che Ats mira a estendere presto a tutte le strutture sociosanitarie. Si stanno raccogliendo le adesioni e le Asst si stanno occupando della formazione del personale.

Dove ci vaccineremo?

Per quanto riguarda il dove saranno somministrati i vaccini, le ipotesi sono tante e Ats le sta seguendo tutte. Ma dipenderà da quali vaccini ci saranno a disposizione.

"Stiamo lavorando a progetti di vaccinazione di massa cercando luoghi idonei a vaccinare migliaia e migliaia di persone al giorno - rassicura Catanoso - Ci sono diverse ipotesi, come l'area di Malpensa, l'ippodromo a Varese, una caserma a Como. Pensiamo si possa iniziare a marzo, non appena arriveranno le indicazioni regionali e nazionali. Nei prossimi giorni presenteremo alla Regione il nostro progetto per gestire in maniera coordinata queste attività. Puntiamo a un'organizzazione che ci permetta di vaccinare, quando avremo sufficienti vaccini, per 18 ore al giorno".

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