Incompatibilità Galli, mozione bocciata: "Rispettiamo la forma, devono esprimersi gli organi competenti"
Non passa la mozione di Pd e Pit2.0 per chiedere al sindaco Galli di scegliere fra Tradate e Roma. Contrario anche Plebani: "Non è compito nostro".
Ieri sera in consiglio comunale a Tradate la mozione di PD e Pit2.0 per chiedere al sindaco di risolvere la questione incompatibilità con la carica di sottosegretario allo Sviluppo Economico.
Incompatibilità Galli, “si aspetti la Giunta per le elezioni”
Discussione quasi inesistente e un copione già visto in diverse occasioni dal 4 marzo. Da quando, cioè, il sindaco di Tradate Dario Galli è stato eletto alla Camera dei Deputati. E poi di nuovo quando, all’elezione, è seguita la nomina a Sottosegretario allo Sviluppo Economico. Si è chiusa in poche battute ieri sera la discussione sulla mozione presentata da Pd e Pit2.0. E con il voto contrario di tutta la maggioranza, come prevedibile, e del consigliere di minoranza Alfio Plebani (Innovazione Civica). “Il consiglio non ha alcuna competenza in merito alle questioni di incompatibilità – ha spiegato il consigliere – C’è una legge e degli organi cui spetta farla applicare. Il nostro auspicio è che comunque si prenda coscienza degli incarichi ricevuti e dell’impegno che entrambi richiedono, e si scelga di conseguenza”.
Il sindaco: “Non funziona così”
Dal canto suo, Galli ha ribadito in aula quanto ripetuto, a più riprese, in questi mesi.
“Ci sono leggi e procedure che vanno entrambe rispettate. L’opposizione ha citato le prima ma si è scordata delle seconde. Come previsto io ho già trasmesso, sia dopo l’elezione alla Camera sia dopo la nomina al Ministero, tutta la documentazione necessaria sui miei incarichi. E sono ora in attesa che, come prevede la procedura, gli organi ministeriali e parlamentari preposti si pronuncino anche perchè le stesse leggi citate dai consiglieri in alcuni passaggi sostengono cose diverse. La città in questi mesi sta andando avanti, il Municipio non si è certo fermato perchè il sindaco va a Roma. Quando gli organi preposti lo diranno, farò le opportune valutazioni su dove potrò essere più utile: se a Tradate, dove in questo anno abbiamo già messo chiaramente in moto il cambiamento chiesto e promesso ai cittadini, o a Roma. Come vediamo, e abbiamo visto anche in passato con sindaci di centrodestra e centrosinistra, non serve avere un sindaco a tempo pieno. Serve averne uno un po’ capace di fare il suo dovere. Un anno fa mi sono impegnato perchè chiamato in causa su fatti personali dal Pd, ben consci che era generalmente molto difficile vedere un’Amministrazione uscente sconfitta alle urne. Detto ciò, se l’opposizione ci obbliga ad andare ad elezioni, significherà che avrà la sua occasione di vincere fra 6 anni e non 4”.
“Chiediamo chiarezza”
Silenti Partecipare Insieme 2.0 e i suoi consiflieri, a nome dei quali è intervenuto il capogruppo del Pd Alice Bernardoni, insieme al collega dem Rolando Codato. “Quindi i sindaci incompatibili che si sono dimessi hanno sbagliato? – ha ribattuto Codato – Con la mozione non chiediamo al sindaco di andarsene ma di dire alla città cosa intende fare, se il sindaco a Tradate o il sottosegretario a Roma, ruolo per il quale faccio i miei complimenti. E di togliersi quella nuvola fantozziana dell’incompatibilità che lo segue dal 4 marzo, anche per l’impegno gravoso che il nuovo ruolo gli richiede”. “Abbiamo appreso in silenzio della candidatura di Galli alle politiche, abbiamo poi aspettato decidesse su un’eventuale rinuncia dall’incarico parlamentare. Non c’è stato nulla nemmeno dopo la nomina a sottosegretario. – ha aggiunto Bernardoni – I cittadini hanno votato il sindaco, non i componenti della giunta, e come potrebbe con tutti questi incarichi dedicare il giusto tempo alla città?”.