Inseguimento da Lainate a Caronno prima in auto, poi a piedi e infine a nuoto: per uno di loro però non è bastato per sfuggire ai carabinieri.
Inseguimento da Lainate a Caronno finisce in acqua
Il rocambolesco inseguimento è scattato martedì pomeriggio quando i Carabinieri della Stazione di Lainate, impegnati in un servizio di controllo del territorio, hanno notato una macchina già segnalata come in uso a soggetti dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti. Pertanto, la pattuglia ha segnalato all’autovettura di accostare, ma il conducente, anzichè arrestare la marcia, ha accelerato, dandosi alla fuga per circa 5 km partendo da viale Re Umberto I fino a Caronno Pertusella, passando per Origgio. A Caronno i due soggetti a bordo dell’autovettura hanno arrestato la marcia e si sono dati alla fuga a piedi, entrando all’interno di un capannone industriale dismesso. Braccati dai Carabinieri si sono addirittura gettati in un corso d’acqua, malgrado le temperature rigide, pur di evitare il fermo. Per uno dei due fuggitivi il piano ha funzionato, mentre per il secondo W.A., cittadino marocchino, classe 1990, già noto alle Forze dell’Ordine, non è stato sufficiente tanto che è stato raggiunto. Lo straniero però non ne voleva sapere di arrendersi e tra inseguito e inseguitori è scaturita una colluttazione. Alla fine, però, il 30enne è stato bloccato e quindi arrestato per il reato di resistenza e violenza a un Pubblico Ufficiale. L’arrestato rimarrà in camera di sicurezza fino alla direttissima, mentre solo ancora attive le ricerche del secondo soggetto.
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