Trasporti, Orsenigo e Astuti: “La scuola ricomincia l’11 gennaio e il servizio ferroviario è ridotto”
I due consiglieri Pd accendono i riflettori sulle richieste dei pendolari comaschi e varesini
Da quanto è stato definito dal Consiglio dei Ministri ieri sera, 4 gennaio 2021, le scuole superiori riapriranno in presenza l’11 gennaio. Molti però sono i dubbi sul fatto che i trasporti sono pronti per evitare il sovraffollamento di settembre.
Orsenigo (Pd) interviene su Trenord per il rientro a scuola
“Sempre troppo poco – risponde Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd –. Non solo il servizio ferroviario non è stato potenziato, ma addirittura viene ridotto”.
Dai pendolari, e in particolare dagli studenti, giungono richieste di intervento. “I posti a sedere diminuiscono in modo grave e drastico per i paesi in provincia di Como e Monza Brianza, che per Trenord e Regione Lombardia sono probabilmente zone di serie B – continua Orsenigo – In queste aree si nota infatti un taglio della metà, nelle fasce orarie di morbida per il servizio regionale, e addirittura di tutto il servizio per tutto il giorno relativamente alla linea S2 da Palazzolo Milanese in su”.
“Sono interventi che avrebbero dovuto essere previsti già da settimane, soprattutto per sostenere il servizio di Trenord che non è certo un fiore all’occhiello. Per questo chiedo che Regione Lombardia smetta di lasciare carta bianca ai tagli operati da Trenord e si imponga per ottenere il ripristino delle condizioni pre Covid” dice il consigliere Pd.
La soluzione dovrebbe essere il ripristino dell’orario e del servizio com’era prima della pandemia: “Tutto ciò non comporta alcuna risorsa aggiuntiva, ma solo la volontà di farlo. In vista della ripresa della didattica in presenza e soprattutto dello scaglionamento degli ingressi e delle uscite, gli studenti torneranno a utilizzare il servizio di trasporto pubblico e lo faranno anche nelle fasce orarie dove il servizio è stato ridotto. Massima attenzione va dedicata alla salute dei nostri ragazzi, che invece vengono di fatto costretti a correre il rischio di assembramento per esercitare un diritto fondamentale come quello allo studio”, riflette Orsenigo.
Astuti: "Stop al saccheggio della tratta Malpensa Express"
I problemi però non riguardano solo l'asse comasco e brianzolo della linea. Per quanto riguarda il territorio varesino, è il collega dem di Orsenigo Samuele Astuti a porre l'accento sulle richieste dei pendolari:
"Ripensare il sistema di trasporti in modo integrato, scaglionando l’ingresso negli uffici e nelle scuole per evitare l’afflusso nelle ore di punta, come sostenuto dallo stesso AD Piuri, sarebbe anche una tesi condivisibile - incalza Astuti - ma la variazione degli orari delle corse non può essere pensata saccheggiando la tratta Malpensa Express verso Cadorna e dirottandone i convogli per rimpolpare altre linee ferroviarie".
I problemi riguardano soprattutto il traffico ferroviario verso l'aeroporto di Malpensa, che raccoglie tra gli altri anche i pendolari di Busto, Saronno e Gallarate:
"Data la diminuzione del traffico da e verso l’aeroporto, non bisogna commettere l’errore di pensare che quella linea sia ad appannaggio esclusivo dei turisti, perché gli abitanti di Busto, Saronno e delle zone limitrofe hanno delle esigenze che vanno rispettate, anche a fronte del prezzo dell’abbonamento - spiega il consigliere dem - perché va ricordato che la tratta in questione effettua solo servizio di prima classe. Pertanto, dato che si tratta di una linea che ha visto importanti investimenti è giusto aspettarsi una spiegazione chiara da parte di Trenord che ha il dovere, innanzitutto, di riportare a regime il servizio o quantomeno indicare quando intende farlo e, in secondo luogo, di fare chiarezza sul futuro della linea, poiché, una volta finita l’emergenza, con la ripresa a pieno ritmo delle attività e il ritorno dei turisti, riemergeranno tutte le criticità e le carenze strutturali.
Infine - conclude Astuti - ricordo che l’emergenza sanitaria è ancora in corso e, quindi, bisogna mettere in campo tutte le misure adatte per evitare gli assembramenti che si creerebbero costringendo i pendolari che normalmente usufruirebbero del Malpensa Express per raggiungere la stazione di Milano Cadorna, ad andare fino alla Stazione Centrale per poi riversarsi in metropolitana".