Tradate

Con DisPlay, l'inclusione è un gioco di squadra

Partirà con l’anno nuovo il progetto di Arca Cooperativa, che unisce sport e educazione digitale per l’inclusione sociale dei bimbi con autismo

Con DisPlay, l'inclusione è un gioco di squadra
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L’Arca Società Cooperativa Sociale presenta il progetto Dis-PLAY — "L’inclusione è un gioco di squadra!" realizzato in partenariato con MB Digital Innovation (consulente tecnico esperto nell’uso delle nuove tecnologie applicate all’apprendimento),l’ASD Nuova Abbiate e l’Associazione Edera - Amici della Cooperativa L’Arca, con il patrocinio economico di Regione Lombardia e Intesa San Paolo e con la collaborazione dei reparti di Neuropsichiatria di Tradate e di Saronno.
Intento di Dis-PLAY è l’incremento del benessere e delle opportunità di inclusione sociale di bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico e disabilità intellettiva. Il progetto coniuga l’attività educativa e riabilitativa con i benefici dell’attività motoria calcistica e con le tecnologie digitali più all’avanguardia.

"L'inclusione è un gioco di squadra!"

 Sport, nuove tecnologie e tanto divertimento. Ecco i pilastri di  Dis-PLAY, il progetto de L’Arca Cooperativa in partenariato con MB Digital Innovation, Asd Nuova Abbiate,  Associazione Edera e Comune di Tradate per l’inclusione sociale dei bambini con autismo. La Responsabile dei Servizi Educativi Rossella Marcello:
“Grazie al sostegno economico di Regione Lombardia e Intesa San Paolo e alla preziosa collaborazione dei reparti di Neuropsichiatria di Tradate e di Saronno — spiega — saremo in grado di offrire alle famiglie dei piccoli con disabilità un’esperienza innovativa, entusiasmante ed assolutamente unica. L’idea alla base di DisPLAY è coniugare l’attività educativa e riabilitativa con i benefici dell’attività motoria calcistica e con le tecnologie digitali più all’avanguardia. Sulla base dell’esperienza e delle conoscenze acquisite nel progetto pilota comasco “Fuori - Classe”, attraverso lo sport di squadra e gli allenamenti (gestiti da un allenatore formato e da un educatore specializzato nel lavoro con la disabilità, ndr) e la rielaborazione del vissuto sul campo da gioco con l’ausilio di dispositivi delle nuove tecnologie (come il merge cube, la realtà aumentata e l’utilizzo di app multimediali e droni), i bimbi vedranno migliorare sensibilmente il loro benessere psicofisico e la loro sfera sociale e avranno occasione di consolidare le loro autonomie e competenze personali”.

"Vogliamo far giocare i bambini al di là della disabilità"

Continua Samuele Robbioni, psicologo dello sport:
“Incentivare la ripresa delle attività educative, ludiche e ricreative di bambini e ragazzi con bisogni speciali, promuovere l’inclusione sociale di persone con fragilità, incrementare la conoscenza delle nuove tecnologie in campo di apprendimento, didattica e socialità, sostenere le famiglie nell’accompagnamento dei figli con disabilità sono solo alcuni degli obiettivi e degli ambiziosi benefici attesi dal nostro progetto. In fin dei conti, — conclude — vogliamo far giocare i bambini al di là della loro disabilità: passare la palla è la metafora della comunicazione e dell’incontro con l’altro, ma anche il primo banco di prova delle proprie potenzialità e dei propri limiti e un grande incoraggiamento a capire come superarli e tramutarli in meravigliosi e unici

Edera: "Occasione per incontrarsi, dialogare, giocare e crescere insieme"

Gabriella Colombo, presidente di Associazione Edera - Amici della Cooperativa
L’Arca, partner del progetto:

“Il ruolo di Edera nel progetto è quello di aggregatore — per così dire — di bambini con disabilità e con buone potenzialità di tipo cognitivo e motorio. Benché DisPLAY sia aperto a minori disabili ad alto funzionamento, crediamo che sia un’iniziativa in grado di aprire la strada a nuove ed innovative progettualità che coinvolgano anche i piccoli con difficoltà evolutive più importanti. Non da ultimo, Dis-PLAY è un’ottima occasione di inclusione sociale e di far conoscere la nostra realtà sul territorio, riuscendo a raggiungere le tante famiglie che ogni giorno hanno a che fare con la disabilità e che sono preoccupate per il futuro dei loro figli, dei loro fratelli e dei loro cari (Edera durante l’anno si occupa di supporto psicologico al caregiver e di incontri di formazione sul Dopo di Noi). Con questo progetto, nessun ragazzo verrà lasciato in un angolo. Le dimensioni umane sono tante e la disabilità non è che una di esse; Dis-PLAY ha l’intento di farle incontrare, dialogare, giocare e crescere insieme”.

 Asd Nuova Abbiate:  "E' per noi preziosa occasione di formazione"

Riccardo Corò, presidente dell’Asd Nuova Abbiate:

“Come associazione sportiva, il nostro ruolo nel progetto è quello di mettere a disposizione la nostra struttura di via Oslavia e le attrezzature per l’effettiva pratica degli allenamenti. Crediamo che al giorno d’oggi sia importantissimo garantire ai bambini esperienze come questa, di genuino sport e di inclusione sociale. Per noi di Nuova Abbiate sarà un grande banco di prova e una preziosa occasione di formazione e apprendimento”.

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