Ospedale di Saronno, il Comitato: "Il futuro si prepara adesso, serve un piano subito"
Non si può perdere altro tempo, avverte il Comitato: "Serve un piano attendibile, tracciabile e realizzabile nei tempi prospettati"
Comitato per la salvaguardia ed il rilancio dell'Ospedale di Saronno chiede di lavorare da subito per un piano strategico per un Ospedale di Primo Livello, quale dovrebbe essere quello cittadino.
Ospedale di Saronno, il Comitato: "Prepariamo subito il futuro"
"Adesso si deve iniziare a pensare al futuro post pandemia del nostro Ospedale!". E' un appello alle istituzioni, in primis, quello lanciato da Massimo Beneggi, portavoce del Comitato per la salvaguardia ed il rilancio dell'Ospedale di Saronno. Un appello che arriva in un periodo di emergenza non ancora concluso ma allo scopo proprio di potenziare la struttura in vista di quella che si profila sempre più come una lunga battaglia, con il virus ma anche con tutte le altre patologie ed esigenze che possono arrivare da un bacino di 180mila persone.
"Lo si deve fare immediatamente, mentre vediamo ancora i nostri Medici, Infermieri, Tecnici, Operatori sociosanitari in numero pericolosamente ridotto sopportare ritmi di lavoro pesantissimi assistendo Pazienti Covid e non potendo rispondere pienamente ai bisogni di tanti altri pazienti oncologici, cardiopatici, bisognosi di interventi chirurgici… Il comprensorio saronnese chiede, per i suoi 180.000 cittadini, un piano di rilancio adeguato e tempestivo del Presidio Ospedaliero e della Sanità territoriale. E’ assolutamente necessario preparare un piano strategico per la realizzazione di un Ospedale di Primo livello come precisamente definito dal Nuovo Regolamento per gli standard ospedalieri (Decreto Ministeriale 70/2015) che prevede, per un bacino di utenza tra 150.000 e 300.000 abitanti questi servizi: Pronto soccorso, Medicina Interna, Chirurgia generale, Ortopedia, Anestesia e Rianimazione, Ostetricia e Ginecologia, Pediatria, Cardiologia con Unità Terapia Intensiva Coronarica, Neurologia, Psichiatria, Urologia, Oncologia, Otorinolaringoiatria, Oculistica, Radiologia, Laboratori ed Emoteca".
Cosa serve
"Un piano - continuano dal Comitato - da elaborare e presentare al più presto, che dovrà essere attendibile, tracciabile e realizzabile nei tempi prospettati e che dovrà definire reparti, posti letto e servizi previsti, le Risorse umane, la dotazione tecnologica e l’adeguamento strutturale indicando tempi, modi e costi credibili e contestualizzati. Come tutte le Aziende anche la Regione dovrà indicare Professionisti e Manager capaci e concreti per l’esecuzione del piano stesso, affidando loro un preciso mandato e risorse
adeguate. Necessario, attento e doveroso dovrà essere il controllo periodico dell’evoluzione della progettazione e dei lavori previsti".
L'importanza della sanità territoriale
"Non dovrà, inoltre, esser dimenticata l’organizzazione sanitaria territoriale ( Medici di medicina generale, Pediatri di libera scelta, Continuità assistenziale, Unità speciali di continuità assistenziale-USCA per Covid 19, telemonitoraggio) - avverte Beneggi - che può essere strumento prezioso ed efficace di decongestionamento dei Presidi ospedalieri con un’adeguata rete di integrazione tra medici specialisti e generalisti, necessaria sia nell’emergenza attuale sia nel futuro. Il Comitato sosterrà sempre e con forza le iniziative di tutti i Sindaci del territorio che si spenderanno a livello Politico per difendere la salute dei Loro concittadini".