Riapertura scuole, Catanoso (Ats): "Ai ragazzi va detto che loro hanno portato il contagio in casa"
Mezzi pubblici e assembramenti fuori da scuola: il Direttore Sanitario lancia un appello ai giovani: "Se rispettiamo tutti le misure, sempre, eviteremo una terza ondata violenta come la seconda"
(Foto scattata a settembre)
Massima attenzione sulle scuole che, in base agli ultimi decreti, riapriranno dal 7 gennaio con il 75% delle presenze in aula alle superiori. Lunedì tavolo di coordinamento con il Prefetto ma il Direttore Sanitario di Ats Insubria Giuseppe Catanoso avverte: "Le classi sono sicure, il problema sono i comportamenti fuori".
Scuole e rischio terza ondata
La riapertura delle scuole a settembre ha dato un forte contributo all'esplosione della seconda ondata. Ne è certo il Direttore Sanitario di Ats Insubria Giuseppe Catanoso, guardando ai dati dei tamponi e del tracciamento nelle province di Varese e Como da settembre in poi. Con una precisazione: il problema non è stato nelle aule ma fuori, nei pressi degli istituti e nei mezzi dove sono venute meno le misure di sicurezza.
"Rispetto alla prima ondata c'è stata una modifica nelle caratteristiche della diffusione dell'infezione: la prima ondata si è diffusa in ambienti di lavoro e ambienti sanitari, nella seconda abbiamo verificato che la maggior parte casi erano legati a focolai domestici. Negli ambienti di lavoro il rispetto delle misure di sicurezza si è ben radicato e nelle classi delle scuole abbiamo fatto ottimo lavoro, tanto che non abbiamo avuto classi da 20 contagiati ma di uno o due, che poi però hanno contagiato il papà, la mamma o il fratellino. Adesso che riapre la scuola è lì, al suo esterno, che dobbiamo puntare al mantenimento delle distanze, a mezzi pubblici non stipati e continuare a insistere sui ragazzi. Dicendogli chiaramente che sono stati loro a portare il contagio nelle famiglie, ai genitori e ai nonni. Lo vediamo dai dati. Io non vorrei più vedere le nostre piazze piene di ragazzi che bevevano e chiacchieravano tranquillamente senza mascherina. Dobbiamo fare questo sacrificio sino all'estate".
Lunedì la riunione col Prefetto
Problemi questi (trasporti e assembramenti fuori da scuola) già evidenziati e messi all'attenzione alla riapertura a settembre e che ora quindi rischia di ripresentarsi. Portando, si può facilmente immaginare, agli stessi esiti. Per questo lunedì Ats Insubria porterà una serie di osservazioni al tavolo del Prefetto che dovrà occuparsi appunto del rientro a scuola nella massima sicurezza.
"Vedo autobus e treni pieni di gente, non va bene - fa sapere Catanoso - se è già così, a gennaio con il ritorno in classe degli studenti sarà peggio. Lunedì avremo un incontro con il Prefetto e gli organi competenti, in cui daremo le nostre indicazioni di igiene pubblica per evitare situazioni di affollamento dei mezzi pubblici e delle zone vicine alle scuole dove spesso ragazzi tendono ad affollarsi. Non abbiamo ovviamente potere impositivo sulla gestione delle ferrovie o dei mezzi pubblici. Chiederemo al Prefetto è di vigilare perchè se ci siano tre corse piene abitualmente a metà non vengano ridotte a due, come successo in altre regioni. Abbiamo tempo per prepararci. Personalmente, se c'è carenza di mezzi mi verrebbe da suggerire che in questo periodo senza gite scolastiche ci sono pullman 'gran turismo' che potrebbero sopperire a queste attività portando a un carico minore. Però non siamo noi a poter fare queste scelte".