Dimissioni in massa nel CRL: il calcio lombardo resta senza governo
La decisione sarebbe un "segno di fedeltà" verso il presidente Baretti. Entro 90 giorni la convocazione della nuova assemblea elettiva
Clamoroso: il calcio lombardo resta senza un governo. La decisione sta creando un po’ di sconcerto tra le società: riuscirà il Reggente occuparsi della ripresa dei campionati? E’ questa la domanda più ricorrente tra gli addetti ai lavori.
Clamoroso: il calcio lombardo resta senza governo
Come un fulmine a ciel sereno alcuni componenti del Consiglio del Comitato Regionale Lombardia nella serata di ieri, mercoledì, hanno rassegnato le dimissioni, dando un evidente “scossone” a tutte le scadenze già messe in calendario nel prossimo futuro, in primis la convocazione dell’Assemblea elettiva.
Ed è proprio questo il “nocciolo” della questione: secondo quanto si apprende nei corridoi del palazzo di Via Pitteri, voce poi confermata da alcuni dei consiglieri dissidenti, la presa di posizione si giustifica con un atto di grande fedeltà nei confronti dell’attuale presidente regionale, Giuseppe Baretti: "Il nostro presidente – ha detto tra l’altro il consigliere Mario Teti, uno dei consiglieri che si sono dimessi – non è attualmente nelle condizioni di confermare l’intenzione di ripresentare la sua candidatura. Per questione di rispetto nei suoi confronti e della sua famiglia, abbiamo deciso di rimettere il nostro mandato".
Per effetto della decisione presa, verrà quindi nominato un Reggente che guiderà la Lombardia avendo novanta giorni di tempo per indire l’Assemblea elettiva: "Periodo che, ce lo auguriamo tutti, permetterà a Baretti di rimettersi in sesto e prendere la sua decisione nei tempi e nei modi congrui".
Non tutti i consiglieri del Comitato hanno però scelto di seguire la stessa linea. A quanto risulta, anche se le informazioni non sono ancora confermate, non avrebbero firmato la lettera di dimissioni Grassini, Introzzi, Pedrazzini, Rasori e Tavecchio.
La decisione sta creando un po’ di sconcerto tra le società: riuscirà il Reggente occuparsi della ripresa dei campionati? E’ questa la domanda più ricorrente tra gli addetti ai lavori.