Milanese

Madre e figlia vittime di stalking da due donne: recapitata anche una bambola con la testa mozzata

Gli atti persecutori e le minacce si erano fatte talmente gravi da costringere mamma e figlia ad allontanarsi dal loro comune

Madre e figlia vittime di stalking da due donne: recapitata anche una bambola con la testa mozzata
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Minacce, pedinamenti, intimidazioni via social. Ma anche l’incendio dell’auto e una bambolina con testa e  gambe mozzate recapitata sotto casa. Un vero e proprio incubo quello vissuto da una donna e dalla figlioletta di sette anni, vittime di due stalker così ossessive da costringerle anche a cambiare casa e ad allontanarsi da Sesto San Giovanni, raccontato dai colleghi di Prima La Martesana.

Madre e figlia vittime di stalking

Un’articolata indagine del Nucleo Operativo di Polizia Giudiziaria, scaturita dall’incendio di un’autovettura avvenuto lo scorso giugno, ha permesso di evidenziare una serie di atti di stalking ai danni di una giovane madre che aveva riferito circostanziatamente di essere vittima delle condotte persecutorie da parte di un intero nucleo familiare.

Le indagini, protrattesi per alcuni mesi, hanno portato in primis a identificare e contestualmente deferire all’Autorità giudiziaria l’autore materiale dell’incendio dell’auto. Successivamente, a “codice rosso” attivato, venivano documentate le pesanti condotte di minaccia messe in atto da due donne, rispettivamente madre e figlia, di 60 e 27 anni, che oltre a veicolare tramite social, con profili fake, minacce di morte e insulti a sfondo razziale, si adoperavano in appostamenti e pedinamenti, fino al macabro ritrovamento della bambolina nei pressi dell’abitazione della vittima.

Per le donne, al termine delle attività d’indagine venivano emanate due misure cautelari consistenti nel divieto di avvicinamento e nel sequestro di un revolver regolarmente detenuto dalla sessantenne. Inoltre, in un altro Comune della provincia veniva arrestato in corso di indagine un uomo in possesso di un’arma clandestina con matricola abrasa. Al fine di tutelare la donna e la sua bambina di 7 anni si è reso nel frattempo necessario un trasferimento in una località lontana da Sesto San Giovanni.

Il Nucleo operativo della Locale

Sempre il Nucleo Operativo di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale di Sesto San Giovanni, non più di due mesi fa, aveva chiuso un’altra indagine in regime di codice rosso che aveva portato a indagare un cittadino italiano che con condotte reiterate di minaccia e violenza aveva preso di mira la ex moglie, che all’epoca dei fatti risultava essere in stato avanzato di gravidanza.

“L’importanza di disporre di uno specifico Nucleo di Polizia Giudiziaria, introdotto dalla nostra amministrazione, è sotto gli occhi di tutti ed è evidente soprattutto in queste indagini così delicate   – ha commentato il sindaco Roberto Di Stefano –Ringrazio i nostri agenti per l’ottimo lavoro svolto, con grande tenacia e professionalità, che ha permesso di mettere al sicuro due donne vittime di  minacce, stalking e violenze”.

“Grazie al Nucleo di Polizia Giudiziaria per queste preziose indagini in “codice rosso” – ha aggiunto l’assessore alla Sicurezza, Claudio D’Amico – La Polizia Locale di Sesto San Giovanni si dimostra sempre più un modello di sicurezza: sempre al fianco dei cittadini nelle situazioni più difficili”.

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