Quattro gattini chiusi in un sacco e gettati, salvati grazie al fiuto di un cane
Recuperati in via Della Spiga sono stati affidati alle volontarie animaliste che ora li allattano col biberon attendendo padroni che li possano amare e coccolare
E' stato il fiuto di un cane a passaggio con Sara, la padrona, a ritrovare in un sacco di plastica chiuso i quattro gattini. Avevano pochi giorni di vita, ma erano coperti di sangue, mosche e larve. Affidati alle volontarie Premoli e Giordan si stanno riprendendo: "Un atto barbaro, ignobile, chi li ha gettati voleva ucciderli".
Quattro gattini vivi chiusi in un sacco e gettati nel bosco
Quattro gattini vivi chiusi in un sacco dell’immondizia e gettati come stracci vecchi nel bosco. Il destino ha voluto che sulla strada di via Della Spiga passasse un cane che li ha fiutati e appena ha sentito i miagolii arrivare dal sacco che si muoveva si è messo ad abbaiare con insistenza attirando l’attenzione della padrona, Sara, che una volta aperto il sacco ha trovato i 4 micini sporchi di sangue e avvolti da larve e mosche. Erano vivi, ma chissà per quanto lo sarebbero stati ancora se non fossero passati loro.
Come tutte le storie a lieto fine, anche in questo caso per soccorrere i gattini è scattato l’allarme generale e si sono mobilitate le animaliste Alessandra Premoli e Teresa Giordan che li hanno presi in custodia, lavati e ora col biberon li nutrono.
I gattini erano coperti di sangue e larve "salvati" dalle animaliste
I felini hanno circa 17-20 giorni (al momento del ritrovamento, martedì scorso) sono stati strappati alla genitrice, ancora da allattare e gettati come rifiuti, a riprova di una comune coscienza civile che ogni giorno porta episodi analoghi, uniti dal filo rosso e brutale della violenza e della barbarie sugli animali.
«I gattini oltre ad essere in condizioni disperate erano avvolti di sangue non loro – spiega Alessandra Premoli della Laav – Abbiamo il forte sospetto che sia quello della mamma gatta a cui potrebbe essere successo qualcosa di grave». Grazie ai loro «angeli» i gattini sono stati lavati, puliti e per le prime ore sono stati alimentati tramite sondino sotto la supervisione di una balia- veterinaria.
Allattati al biberon
Le volontarie Teresa e Alessandra stanno prestando tutte le cure necessarie: «In questi giorni stanno iniziando ad attaccarsi al biberon e li allattiamo giorno e notte». Si stanno riprendendo, ma l’indescrivibile episodio di violenza accende i riflettori sul grave e fenomeno del maltrattamento degli animali.
Atto barbaro e vile
«Abbandonare queste indifese bestiole in questo modo vile è da bestie umane perché l’intento era chiaramente di ucciderli. – tuona Premoli - Le soluzioni ci sono. In primis la sterilizzazione dei propri animali, di gatti senza casa ce ne sono già molti e lo sappiamo bene visto che spesso veniamo allertati per recuperarli e trovar loro un padrone che li ami e se ne prenda cura. Nel caso in cui – continua Premoli - uno non voglia aver cuccioli per casa e si trovi in difficoltà a gestirli basta segnalare a noi o chi di dovere la loro presenza ed affidarli ad associazioni di volontariato o famiglie più accoglienti. Il problema non si risolve con la violenza». Quando riusciranno a nutrirsi autonomamente potranno essere adottati. Sono dolci e affettuosi e hanno tanto bisogno di padroni che li possano amare.