Palla Ovale

TRADATE RUGBY Obbiettivo mischia rosa inseguendo il sogno a 15

Progetti nelle scuole, open day e un nuovo allenatore per far crescere sempre di più la selezione femminile dei Gialloblù

TRADATE RUGBY Obbiettivo mischia rosa inseguendo il sogno a 15
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Il nuovo direttivo dell'Amatori Tradate Rugby Club è pronto a nuove sfide. Tra queste, il potenziamento della selezione femminile per creare una squadra per il campionato a 15.

Tradate Rugby: non è uno sport (solo) per uomini

L'immagine-tipo del giocatore di rugby: grosso, possente, possibilmente con la barba e una smodata passione per la birra. Uno stereotipo che il Tradate Rugby sta ribaltando da alcuni anni e che nei prossimi vuole definitivamente abbattere. Testa d'ariete in quest'impresa sono le DAMATRA, la squadra delle leonesse gialloblù nata nel 2018 dalla collaborazione e dalla "fusione" con le ragazze del Malpensa. Una ventina le ragazze oggi nella rosa che hanno ridato vita a una bella esperienza in passato che portò fino in nazionale le due tradatesi Ilenia Bollini e Valentina Virgili, vincitrici tra l'altro di uno scudetto coi colori del Monza.

Dal 2018, le DAMATRA sono impegnate nel campionato di Coppa Italia a 7, ottenendo nell'annata interrotta dall'emergenza coronavirus degli ottimi risultati che avevano fatto ben sperare su una qualificazione alle fasi finali nazionali. E ora che si guarda all'autunno aspettando novità dalla Federazione Italiana Rugby per la ripresa dei campionati, la società tradatese intende puntare molto sulla sua squadra rosa.

Il sogno rugby a 15

Come detto attualmente le DAMATRA sono impegnate nel campionato a 7 di Coppa Italia. Stesse regole del rugby "classico" ma campo ridotto e, per l'appunto, squadre composte da 7 giocatori invece di 15. Un campionato che si svolge per raggruppamenti, appuntamenti a torneo in cui si sfidano più squadre. Ogni raggruppamento a seconda dei risultati dà dei punti che vanno a comporre una classifica. Le squadre meglio posizionate accedono alla fase nazionale.

"Puntiamo a crescere sempre di più, a migliorarci in qualità e quantità e non nascondiamo il nostro sogno nel cassetto - spiega Marco Cocco, il membro del direttivo delegato alla selezione 'rosa' - riuscire a portare il gruppo femminile del Tradate Rugby a giocare un campionato a 15".

E per farlo, la società tradatese si è impegnata in anni di corteggiamento per portare in casa Andrea Felotti, "la persona giusta per il nostro progetto - lo presenta Cocco - Ha già allenato categorie giovanili under 16 e under 18 a Lainate, Parabiago e Malpensa e ha avuto anche esperienza come aiuto allenatore nei seniores maschili. Inoltre ha allenato la squadra della Nazionale Sordi di Rugby Seven, ed è sul gioco a sette in cui spicca con il brevetto da allenatore nazionale. Con lui siamo sicuri potremo affrontare al meglio il prossimo campionato di Coppa Italia e preparare le Damatra al salto nel rugby a 15 che vorremmo fare nel giro di qualche anno".

tradate rugby squadra femminile damatra

A caccia di talenti

Per arrivarci oltre alla passione e a un allenatore di primo livello serve però il "materiale umano", le giocatrici. Il gruppo attualmente conta una ventina di atlete impegnate nella seniores. "Il primo obiettivo prima di potersi avvicinare al campionato a 15 è rinfoltire il settore juniores femminile - premette Cocco - Ora abbiamo qualche ragazza in Under 16 alta, eleggibili per la prossima stagione di Coppa Italia e appena sarà possibile abbiamo pronti dei progetti con corsi dedicati nelle scuole e rivolti alle ragazze".

Sull'onda della Nazionale

Il progetto dell'Amatori Tradate Rugby si incastra in un momento d'oro per il rugby femminile italiano. Se infatti la nazionale azzurra maschile fatica a tenere il passo delle altre nazionali, come purtroppo evidente dai risultati degli ultimi tornei del 6 Nazioni e dai passati mondiali, le donne della palla ovale tricolore continuano a regalare emozioni e soddisfazioni a partire dal quinto posto nel ranking mondiale.

"Vogliamo seguire quest'onda positiva e creare un punto sempre più di riferimento per la zona, dove tra l'altro non ci sono più squadre femminili - continua Cocco - Ci vorrà impegno e molta costanza ma sarebbe bello dare sempre più visibilità al mondo del rugby femminile, tutt'oggi visto ancora con qualche discriminazione rispetto a quello maschile. Deve passare il messaggio che il rugby è uno sport davvero inclusivo e adatto a tutte le ragazze che vogliono mettersi in gioco in un ambiente sano che fa del gruppo e della lealtà i suoi principi condivisi e fondanti".

 Porte aperte

Mentre si attendono novità sulla possibilità di fare progetti nelle scuole, il Tradate Rugby si prepara a una serie di open day in programma da fine mese. Occasione importante per conoscere questo sport e la famiglia dei Muccaleoni e anche per farli conoscere alle ragazze e avvicinarle al campo.

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