Motosega contro dipendenti e titolare di una falegnameria, espulso 30enne residente a Gemonio
Prima di quel fatto, che portò al suo arresto, il 30enne marocchino era già stato protagonista di altri atti di violenza sul lavoro

Il 30enne di origine marocchina, residente a Gemonio ma di fatto domiciliato a Farra di Soligo, si era reso responsabile di condotte violente in ambito lavorativo nel Trevigiano, tra cui il tentativo di accendere una motosega e usarla contro il titolare e alcuni dipendenti di una falegnameria. Ora sarà espulso dal territorio nazionale.
Violenze sul lavoro, espulso 30enne residente a Gemonio
Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di Cuvio (VA), in coordinamento con le Questure di Varese e di Treviso congiuntamente al Comando Provinciale Carabinieri di Treviso, hanno proceduto alla espulsione di un cittadino straniero dal territorio nazionale, dopo che questi era stato rimesso in libertà dagli arresti domiciliari che stava scontando a Gemonio (VA) a seguito dell’arresto operato il 30 gennaio scorso dalla Stazione di Col San Martino (TV), di cui aveva parlato Prima Treviso.
Un tipetto “fumantino”
Il 30enne di origine marocchina, residente a Gemonio ma di fatto domiciliato a Farra di Soligo, si era reso responsabile di condotte violente in ambito lavorativo in più occasioni. La prima il 26 novembre 2019 in un'azienda di spedizioni di Casale sul Sile, in provincia di Treviso, dove aveva aggredito un connazionale causandogli lesioni guaribili in 3 giorni. Dopo il gesto, aveva afferrato da un bancale alcune bottiglie di vino scaraventandole contro la vetrata degli uffici e usandone i cocci per minacciare alcuni colleghi che erano intervenuti per fermarlo.
Il 6 dicembre, in un centro commerciale di San Fior, sempre nel Trevigiano, aveva aggredito un commesso rimediando una denuncia per lesioni personali.
Infine il 30 gennaio a Farra di Soligo era stato arrestato dai carabinieri per i reati di resistenza, oltraggio a Pubblico Ufficiale, lesioni personali aggravate plurime, danneggiamento aggravato e minaccia dopo aver tentato invano di accendere una motosega per colpire il titolare e i dipendenti di una falegnameria di Farra di Soligo e con un palo aveva danneggiato due autoveicoli aziendali.
Condannato a 6 mesi con successivo allontanamento
Le successive attività svolte dai Carabinieri del Comando Provinciale di Treviso hanno permesso di accertare che lo stesso aveva evidenziato comportamenti tali da farlo ritenere incline alla commissione di gravi reati contro la sicurezza pubblica e pertanto lo avevano proposto per l’adozione di un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale, poi accolto. Il Giudice del Tribunale di Treviso, durante l’udienza di patteggiamento tenutasi il 22 giugno scorso, ha applicato la pena di 6 mesi di reclusione al cui termine veniva eseguita la misura del suo allontanamento. I Carabinieri di Cuvio, all’atto della scarcerazione, lo hanno accompagnato presso il Centro per i Rimpatri di Torino, da dove verrà rimpatriato al suo paese di origine.