Settembre

Riapertura scuole, Gilli: "A Saronno il Comune cosa fa?"

Il candidato: "Mensa e pomeriggi rischiano di saltare, con disagi per le famiglie. Il Comune attiverà dei servizi integrativi?"

Riapertura scuole, Gilli: "A Saronno il Comune cosa fa?"
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Le scuole si stanno preparando in tutt'Italia per la riapertura del 14 settembre e il ritorno in aula degli studenti. Il candidato della lista civica Con Saronno e Lista Azione, Italia Viva, +Europa e Unione Italiana Pierluigi Gilli: "Il Comune cosa sta facendo?".

Riapertura scuole a Saronno, il comunicato di Gilli

Il nuovo anno scolastico dovrebbe iniziare il 7 settembre per le scuole dell’infanzia e il 14 settembre per le primarie e le secondarie. Da quanto si apprende, dei tre Istituti comprensivi saronnesi, ufficiosamente, fino al 25 settembre, l’istituto Aldo Moro riprenderà normalmente le attività, l’Ignoto Militi (come da circolare sul proprio sito) e il Leonardo da Vinci (ufficiosamente) solo la mattina, con orario ridotto.
Il Ministero dell’Istruzione solo il primo agosto ha emanato le linee guida per le scuole dell’infanzia, che ora l’istituzione comunale Zerbi e la scuola paritaria Regina Margherita di Cassina Ferrara dovranno esaminare e poi applicare, sicché, al momento, non è ancora noto quando queste scuole riapriranno.
Al di là dei problemi strutturali per il distanziamento, che potranno essere risolti con una diversa disposizione delle classi o addirittura con il loro sdoppiamento, resta evidente sin d’ora che, pur in questo stato di incertezza, è altamente probabile che, con l’eccezione dell’istituto Aldo Moro, gli orari scolastici, fino al 25 settembre (oltre nulla si sa) dovranno subìre notevoli riduzioni, con il contestuale insorgere di difficili problematiche per le famiglie, che resteranno forse prive del servizio mensa, ma soprattutto delle ore scolastiche del pomeriggio, con la necessità di trovare una sistemazione per i bambini/ragazzi i cui genitori lavorino fuori casa.
In questo panorama post-Covid, di per sé complesso, ci chiediamo se il Sindaco uscente abbia preso in considerazione di reperire con urgenza dei fondi per procurare servizi integrativi con educatori assunti appositamente dal Comune al fine di assicurare assistenza ed apporti educativi nelle ore che gli istituti scolastici non possono somministrare.
L’argomento sembra tabù: non stiamo parlando di eventuali opere edilizie straordinarie per adattare le scuole alle nuove esigenze, ma di una situazione di scopertura nella custodia di bambini e ragazzi per la riduzione del normale tempo-scuola.
Noi riteniamo che debba esservi una forte sensibilità per questa seria problematica, coinvolgente tantissime famiglie, tuttora nell’incertezza di come custodire i propri figli, ad un mese dall’inizio dell’attività didattica; anzi, pensiamo che l’attenzione del Comune debba essere assolutamente prioritaria per questo argomento, affinché il Comune stesso, laddove lo Stato non riesca a garantire il normale nastro orario, intervenga direttamente con servizi alternativi all’uopo organizzati, reperendo i fondi da capitoli di spesa di minore rilevanza sociale.
Chiediamo, quindi, al Sindaco di informare i genitori al più presto delle intenzioni della sua Amministrazione e delle misure integrative che intende assumere per alleviare gli effetti pesantemente negativi di un già tormentato avvio dell’anno scolastico: è proprio su questa prontezza di intervento che si misura la capacità di chi governa di evitare o almeno di attutire i disagi dei più piccoli cittadini e delle loro famiglie. Attendiamo una pronta risposta, con l’illustrazione delle soluzioni programmate.

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