Lettera di Attac Saronno ai candidati: "I nostri 5 punti irrinunciabili"
L'associazione elenca i punti fondamentali per il prossimo sindaco della città
In vista delle elezioni comunali del 20 settembre, Attac Saronno scrive una lettera aperta a tutti i candidati in corsa per le urne indicando quelle che, a loro avviso, sono le priorità e le sfide da affrontare per i prossimi 5 anni.
Attac Saronno, lettera aperta ai candidati in corsa
Attac Saronno, associazione attiva da 20 anni in città, è tra i pochi soggetti che si sono espressi in merito alle elezioni amministrative che dovrebbero tenersi a Saronno nel prossimo settembre. Un documento pubblicato nell’ottobre 2019 riportava i punti principali che, oltre all’antifascismo, all’antirazzismo e al riconoscimento di ogni diversità di genere, sono a nostro giudizio irrinunciabili nel programma di una formazione politica e di un candidato a Sindaco della nostra città:
- Adozione di una variante al piano regolatore, basata veramente su “zero consumo di suolo” che riduca fortemente le volumetrie concesse ai privati titolari di aree edificabili. Un nuovo PGT scritto insieme ai cittadini
- Introduzione degli “usi civici” per la gestione di aree della città come beni comuni, così come già sperimentato nelle principali città italiane insieme a gruppi organizzati di cittadini
- Dichiarazione dello “stato di emergenza climatica” con la conseguente adozione di drastiche misure per la riduzione degli inquinamenti a tutela della salute dei cittadini
- Conservazione e potenziamento dell’ospedale di Saronno, all’interno di un piano di rilancio della sanità pubblica territoriale: ambientale, del lavoro, preventiva. In raccordo con la priorità dell’intervento di servizi sociali
- Riapertura della sede del Municipio ai cittadini e attuazione di politiche di inclusione sociale verso le popolazioni più deboli, senza distinzione di nazionalità, tra cui l’adesione al Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati.
Nei mesi invernali avevamo iniziato a mostrare alla città la reale fattibilità di queste proposte (partecipazione, urbanistica, servizi sociali), senza costi per i cittadini e anzi con ampi benefici per l’intera collettività. La pandemia ha impedito l’ulteriore illustrazione delle nostre proposte ma ha, se non altro, reso ancora più evidente la necessità di tali interventi.
A proposito di fattibilità, riteniamo necessario che per attuare questi punti programmatici il Sindaco, una volta eletto, dovrà necessariamente mettere in discussione i vincoli imposti anche ai Comuni dalle politiche di austerità; dovrà riformare la fiscalità locale e adoperarsi affinché la Cassa Depositi e Prestiti torni ad essere la banca degli Enti Locali, restituendo così ai cittadini risorse che appartengono a loro e utilizzarle per finanziare e sostenere i progetti inerenti i servizi pubblici anche locali. Attendiamo che vengano resi pubblici i programmi elettorali per verificare quale candidato abbia saputo accogliere anche le nostre istanze.