Al voto

Elezioni comunali e referendum, si vota a settembre (e si richiudono le scuole)

Il Ministero dell'Interno ha decretato le date per le urne. E dopo una settimana, le scuole torneranno ad essere chiuse agli studenti

Elezioni comunali e referendum, si vota a settembre (e si richiudono le scuole)
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Il Ministero dell'Interno ha comunicato finalmente la data per le elezioni comunali e regionali. Lo stesso giorno si voterà anche per il referendum costituzionale sul taglio del parlamentari ma è polemica per la nuova chiusura delle scuole.

Elezioni comunali, regionali e referendum: c'è la data

Urne e seggi elettorali aperti domenica 20 e lunedì 21 settembre. Dopo mesi di rinvii e discussioni, il Ministero dell'interno ha finalmente decretato la data per il voto e il ritorno alle urne inizialmente in programma a maggio e rimandato a causa dell'emergenza coronavirus. Andranno al voto quest'anno in totale 1.156 Comuni (alcuni in data diversa nelle Regioni a Statuto speciale). Di questi, 85 in Lombardia: per il nostro territorio Turate, Gorla Maggiore, Lonate Ceppino, Origgio, Saronno, Luino, Somma Lombardo, Golasecca, Gemonio, Laveno Mombello e Casorate Sempione.

Per i Comuni maggiori, il ballottaggio è fissato per domenica 4 e lunedì 5 ottobre.

Urne aperte in tutti i Comuni

Saranno chiamati al voto non solo i cittadini residenti nei Comuni della tornata elettorale. Il Governo ha infatti deciso di accorpare al voto per le Amministrative anche quello per il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari per il quale, si ricorda, non è previsto un quorum.

Le scuole richiudono

Come già durante le discussioni in Parlamento però la data fissata per le elezioni ha scatenato forti polemiche. Soprattutto perchè la possibilità di trasferire in via eccezionale i seggi in altra sede rispetto alle scuole (si parlava degli uffici postali) è sfumata per la mancanza di un accordo con la società. Quindi, nonostante quattro mesi di stop alla didattica in presenza e un ritorno in aula secondo molti tardivo il 13 settembre, dopo neanche una settimana gli studenti si troveranno di nuovo a casa per lasciare spazio alle operazioni di preparazione dei seggi e poi per quelle di spoglio. Sempre che non si debba andare a ballottaggio, con una successiva, nuova chiusura e l'inizio della scuola come lamentato dal deputato leghista Angela Colmellere praticamente postiticipato di un mese.

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