L'Arcigay chiede le dimissioni di Indelicato per le sue parole: "Dopo la legge Zan il riconoscimento della pedofilia"
Il presidente di Arcigay Varese contro il consigliere saronnese Indelicato: "Siamo inorriditi"
Oggi pomeriggio alle 17 in piazza Libertà a Saronno si terrà una manifestazione contro la legge contro l'omotransfobia promossa dal deputato Pd Alessandro Zan. A organizzarla il consigliere comunale Alfonso Indelicato. Ma è bufera sulle sue parole.
Bufera su Indelicato
"Si annuncia all’orizzonte, per ora con basso profilo, un riconoscimento della pedofilia, come paventa Don Fortunato Di Noto da tempo impegnato nella tutela dell’infanzia".
Così pochi giorni fa il consigliere comunale di minoranza a Saronno Alfonso Indelicato aveva promosso l'importanza della manifestazione di oggi pomeriggio, sabato 11 luglio, contro la legge Zan che chiede di inserire le discriminazioni di genere, orientamento sessuale e identità di genere tra quelle punite dalle leggi Mancino e Reale. Parole che sottintendendo un "effetto domino" che dal riconoscimento dei diritti e delle tutele per chi si riconosce in un genere o un sesso diverso da quello biologico porterebbe a quello della pedofilia hanno sollevato inevitabilmente forti polemiche. Un accostamento che, spiega il presidente di Arcigay Varese Giovanni Boschini su gayburg.it "ci inorridisce e ci sconcerta".
Arcigay Varese: "Affermazioni farneticanti, si dimetta"
"Dire che dopo la legge sulle unioni civili e quella contro l’omofobia sarà il turno degli abusi sui bambini ci inorridisce e ci sconcerta, ed è ancora più grave che a mettere nero su bianco questa frase sia un rappresentante dei cittadini - attacca Boschini - Le unioni civili hanno permesso a migliaia di coppie di essere riconosciute davanti allo Stato, con uguali diritti e doveri. La legge contro le discriminazioni basate su orientamento sessuale tutela tutti i cittadini. Quelle del consigliere comunale sono affermazioni farneticanti e prive di fondamento, che gettano discredito su chi lavora per un avanzamento dei diritti umani nel nostro Paese, creando allarmismi gravi e ingiustificati. Pensiamo che dovrebbe dimettersi. La legge contro l’omofobia non prevede reati di opinione ma la semplice estensione della Legge Mancino all’orientamento sessuale e all’identità di genere, legge che già ora contempla razzismo e discriminazione religiosa. Il ddl Zan prevede attualmente anche fondi per le persone lgbti+ cacciate di casa. La legge Mancino già esistente non ha tra l’altro impedito di esprimere, negli ultimi anni, opinioni anche molto discutibili. Il nostro Paese attende da 25 anni una legge contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere".