I dettagli

Un giro d'affari da oltre 30mila euro a settimana, spaccio tra minori e fuori dalle scuole

Al centro della rete di spaccio attiva a Uboldo e Saronno Oscar Scali e i suoi due fratelli gemelli

Un giro d'affari da oltre 30mila euro a settimana, spaccio tra minori e fuori dalle scuole
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La maxioperazione svolta all'alba dai carabinieri a Saronno ha sgominato il gruppo criminale che gestiva un mercato di spaccio rivolto soprattutto ai minori e con un giro d'affari molto remunerativo retto anche con la violenza fisica.

Spaccio nel Saronnese, 23 capi di imputazione

Le indagini erano iniziate nel dicembre del 2018, dopo l'arresto di due saronnesi trovati con un "considerevole" quantitativo di droga che si sarebbe rivelato provenire dagli arrestati di oggi. Il minuzioso lavoro di sorveglianza, intercettazione e audizione di testimoni e coinvolto operato dai carabinieri di Saronno guidati dal capitano Pietro Laghezza e del Nucleo Operativo e Radiomobile diretto dal maresciallo Andrea Albis, coordinati dai Procuratori di Busto Gianluigi Fontana e Nadia Calcaterra ha permesso di ricostruire tutta la rete dello spaccio che faceva capo ai nove arrestati di stamattina, tra cui il fashion blogger e produttore musicale Oscar Scali, il maggiore dei tre fratelli al centro della rete di spaccio: era lui ad approvvigionarsi della merce illecita e a smerciarla, a chili, a chi poi aveva il compito di distribuirla sul territrio. Gli "ordini" via Whatsapp, usando ad esempio l'emoticon della foglia d'acero per indicare la marijuana o usando parole in codice come "costine, sassi, piatti o bistecche". Una rete che aveva, tra l'altro, collegamenti con alcuni malavitosi del Comasco. Sequestrati stamane anche 12 chili di sostanze stupefacenti, oltre ai tre fratelli di Uboldo arrestati anche altri tre italiani, due albanesi e un marocchino.

Epicentro a Uboldo

Tra gli arrestati anche tre fratelli di Uboldo che facevano parte del gruppo e che si erano distinti per il loro atteggiamento violento, tanto da dover rispondere anche di lesioni personali aggravate con uso di arma impropria. In un episodio ricostruito dai carabinieri  un cliente, lamentatosi della scarsa quantità di stupefacente consegnatagli, aveva ricevuto in tutta risposta delle accoltellate da due dei tre fratelli di Uboldo, gemelli, che poi ha cercato di coprire raccontando ai militari di esser stato vittima di una rapina in casa. Uboldo, tra l'altro, era l'epicentro dell'attività di spaccio come sottolineato dal Procuratore di Busto Arsizio Gianluigi Fontana, che in conferenza stampa ha definito "preoccupante la concentrazione di un traffico così imponente in un piccolo centro come Uboldo. Questa operazione - ha aggiunto - è di grande importanza per il contrasto della criminalità comune".

Oscar Scali (al centro) con i due fratelli arrestati stamattina

Chili di droga, guadagni settimanali a quattro zeri

E i volumi di sostanza stupefacente spacciata dimostra quanto il loro "mercato" fosse attivo: decine di chili di hashish e marijuana, altrettanti di cocaina, per un ricavo settimanale di oltre 30mila euro. La droga veniva ordinata e una volta ricevuta suddivisa e consegnata ad alcuni giovani che avevano il compito di rivenderla, anche fuori dalle scuole. Un'azione spregiudicata, non solo perchè rivolta principalmente ai minori ma anche in quanto continuata imperterrita durante le misure cautelari ai domiciliari cui erano sottoposti alcuni degli arrestati

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