La Guardia di Finanza compie 246 anni: il bilancio dell'ultimo anno e mezzo di attività a Varese
Sequestri, denunce e arresti: tutti i numeri dell'ultimo anno di attività delle fiamme gialle varesine
La Guardia di Finanza di Varese festeggia oggi, mercoledì 24 giugno, il 246esimo Anniversario della sua fondazione.
Guardia di Finanza di Varese, "compleanno" soft per il Covid
La sobria cerimonia è stata celebrata - in forma interna e nel rispetto delle condizioni legate all’emergenza sanitaria, alla presenza del Prefetto di Varese Dario Caputo. Dopo la deposizione di una corona in onore dei Caduti del Corpo sono stati letti il messaggio del Presidente della Repubblica, l’ordine del giorno speciale del Comandante Generale e la preghiera del finanziere.
Per l’occasione, è stato predisposto un bilancio sulle attività svolte nell’ultimo anno e mezzo dalle Fiamme Gialle varesine nei vari settori strategici affidati al Corpo dall’Autorità di Governo.
Il Bilancio operativo 2019
I Reparti del Comando Provinciale Varese hanno concluso oltre 23.000 interventi ispettivi nel periodo tra gennaio 2019 e maggio 2020; la magistratura ordinaria e contabile ha delegato al Corpo, nello stesso periodo, 840 indagini.
Lotta all'evasione e alle frodi fiscali
Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, indebite compensazioni, illeciti doganali e traffici illeciti di prodotti petroliferi sono alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio nazionale su cui si sta concentrando l’attenzione della Guardia di Finanza al fine di contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza provocati dalla grande evasione e dalle frodi fiscali, particolarmente dannosi soprattutto nei periodi di crisi. Sono stati denunciati 274 soggetti per reati fiscali (emissione di fatture false, presentazione di dichiarazione fraudolente e occultamento di documenti contabili), di cui 15 tratti in arresto.
I casi di evasione fiscale internazionale scoperti, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, estero-vestizioni della residenza fiscale e illecita detenzione di capitali all’estero, sono in tutto 14, mentre nel campo delle frodi all’IVA poste in essere mediante fatture false e società fantasma ed in quello delle indebite compensazioni di debiti tributari e previdenziali con crediti IVA fittizi, i casi scoperti ammontano a 35.
Nel contrasto all’economia sommersa sono stati individuati 102 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno evaso nel complesso oltre 27 milioni di euro di IVA, nonché 83 datori di lavoro che hanno impiegato 1.120 lavoratori in “nero” o irregolari. Ammontano, invece, a 39 gli interventi nel settore delle accise, con il sequestro di oltre 27 tonnellate di prodotti energetici.
Nel settore dei giochi e delle scommesse illegali, i controlli eseguiti sono stati 53, con 5 violazioni rilevate.
I 355 interventi a contrasto del contrabbando e delle frodi doganali hanno portato al sequestro di 4.700 chilogrammi di tabacchi lavorati esteri. Nella vigilanza sul commercio internazionale della fauna e della flora in via di estinzione, tutelate dalla Convenzione di Washington (c.d. C.I.T.ES.), il Corpo ha eseguito, negli spazi doganali, circa 9.500 controlli.
Illeciti nel settore della spesa pubblica
L’azione della Guardia di Finanza contro gli illeciti in materia di spesa pubblica è finalizzata a individuare quelle condotte che, pregiudicando la legalità e la trasparenza nella Pubblica Amministrazione, minano il puntuale utilizzo delle risorse destinate al benessere della collettività, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni. Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario, ivi comprese quelle in materia di spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, superano i
635 mila euro, con un numero di persone denunciate complessivamente pari a 95, di cui 1 tratta in arresto.
Con riferimento alle indebite percezioni del “reddito di cittadinanza”, sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria 9 soggetti.
Passando, più in generale, al settore della tutela della legalità nella Pubblica Amministrazione, sono state denunciate oltre 100 persone per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione.
Contrasto alla criminalità organizzata
La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza mira al contrasto di ogni forma di infiltrazione e degli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità organizzata ed economico-finanziaria, attività di rilevanza assoluta nello scenario che va a profilarsi, contraddistinto dall’urgente necessità di tutelare la sicurezza economico finanziaria a salvaguardia del “sistema Paese” nella delicata fase post emergenza. Le indagini patrimoniali contro le mafie, volte a sottrarre le risorse finanziarie e patrimoniali dalle quali le consorterie criminali traggono sostento, hanno portato alla confisca (e ristabilito il possesso da parte dello Stato) di beni e valori per circa 500 mila euro. Ulteriori 2,1 milioni circa sono stati, inoltre, sequestrati, mentre le proposte di sequestro in corso ammontano a oltre 6 milioni di euro.
È continuata, altresì, la collaborazione istituzionale con le Autorità Prefettizie, quale fulcro del sistema di prevenzione antimafia in ambito provinciale. Complessivamente sono stati eseguiti 312 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica per le verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.
Inoltre, dallo sviluppo delle indagini di polizia giudiziaria, è scaturita la denuncia di 50 persone per i reati di riciclaggio e autoriciclaggio, di cui 1 tratta in arresto. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato a 60 milioni di euro.
Sul fronte della prevenzione, sono state sottoposte a indagini più approfondite 1.682 segnalazioni di operazioni sospette, inoltrate da intermediari finanziari e professionisti ai sensi della normativa antiriciclaggio. Inoltre, presso lo scalo aeroportuale di Malpensa nonché ai valichi di confine con la Confederazione Elvetica, sono stati eseguiti circa 4.000 controlli volti a verificare il rispetto delle norme sulla circolazione transfrontaliera di valuta in entrata e/o in uscita dal territorio nazionale, che hanno avuto ad oggetto movimenti di capitali per circa 39 milioni di euro e hanno condotto all’accertamento di 1.770 violazioni nonché al sequestro di oltre 370.000 euro.
In materia di falsificazione monetaria, ivi compresa la clonazione di carte di credito e di debito, sono stati sequestri valute, titoli, certificati e valori bollati contraffatti per un valore complessivo di oltre 7.500 euro.
In tema di sicurezza prodotti, di contrasto alla contraffazione, al falso made in Italy e all’illecito sfruttamento economico delle opere protette dal diritto d’autore, sono stati sequestrati quasi 266.000 di prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione made in Italy o non sicuri.
Traffici illeciti
Il controllo del territorio per il contrasto ai traffici illeciti è assicurato da un dispositivo d’intervento unitario, che ha portato al sequestro, dal 1° gennaio 2019 al 31 maggio 2020, di circa 1 tonnellata di sostanze stupefacenti, in particolar modo presso l’aeroporto internazionale di Malpensa.
Il Bilancio delle attività durante l'emergenza Covid
A seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 il Corpo ha rivolto la propria azione contro gli illeciti economico-finanziari che, nel particolare momento che sta vivendo il Paese, destano maggiore preoccupazione: usura, riciclaggio, truffe e frodi in danno della popolazione, anche on line, pratiche commerciali scorrette e pericolose per i consumatori, manovre distorsive sui prezzi, indebite percezioni di risorse pubbliche, reati contro la Pubblica Amministrazione, frodi nelle pubbliche forniture e, più in generale, violazioni al Codice degli appalti.
Più in dettaglio, dai primi segnali della grave emergenza sanitaria che ha diffusamente colpito la Lombardia, tutti i Reparti del Corpo della regione sono stati impegnati, sotto il coordinamento delle locali Prefetture, nell’attuazione delle misure di contenimento disposte dall’Autorità di Governo.
Dallo scorso mese di marzo i Reparti della Guardia di Finanza di Varese hanno sviluppato circa 4.500 controlli volti ad assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia da COVID-19: quasi 100 soggetti, a vario titolo, denunciati per violazioni commesse nel periodo dell’emergenza.
Con riguardo al contrasto all’infiltrazione della Criminalità Organizzata nel tessuto economico del paese, nei primi cinque mesi del 2020 sono stati svolti accertamenti patrimoniali nei confronti di 87 soggetti, con beni mobili, immobili, aziende, quote
societarie e disponibilità finanziarie, di valore pari a oltre 6 milioni di euro, proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro. I provvedimenti di sequestro e confisca operati in applicazione della normativa antimafia hanno invece raggiunto, rispettivamente, la quota di oltre 2 milioni di euro e di circa 500.000 euro.
In parallelo a questo, è stata sviluppata un’ampia attività di analisi, investigativa ed operativa contro frodi e truffe poste in essere da chi intendeva approfittare della grave situazione di crisi. Questa attività ha riguardato soprattutto i dispositivi di protezione individuali. Sono stati denunciati soggetti per i reati di frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci,
truffa, falso e ricettazione, constatate sanzioni amministrative in circa 500 casi e sottoposti a sequestro oltre 370.000 mascherine e dispositivi di protezione individuale e 267 litri di igienizzanti (venduti come disinfettanti). Oltre 283.000 mascherine sono state requisite dal Commissario straordinario, su richiesta di Reparti del Corpo e su conforme avviso delle competenti Autorità penali e amministrative, per essere distribuiti a strutture della Protezione Civile, ospedali, enti pubblici.