Groane

Bosco della droga, dopo pistole e coltelli anche una balestra

Cattaneo: "Grazie ad un lavoro incredibile condotto dai nostri volontari e dalla nostra Polizia locale, abbiamo rimosso una quantità impressionante di armi pericolose".

Bosco della droga, dopo pistole e coltelli  anche una balestra
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Nell'ex bosco della droga di Ceriano Laghetto recuperate dagli agenti della Polizia locale armi di ogni tipo.

Bosco della droga, trovata una balestra

Si allunga giorno dopo giorno l’elenco dei ritrovamenti nell’area boschiva tra le due stazioni di Ceriano Laghetto, fino a qualche mese fa regno incontrastato di spacciatori e tossicodipendenti. L’ultima sorpresa emersa dal sottobosco, grazie all’incessante opera di controllo con il metal detector effettuata dai volontari del Gst affiancati dalla Polizia locale, è una balestra, arma da tiro, che può essere molto pericolosa, anche letale. Va ad aggiungersi alla pistola recentemente portata alla luce e prima ancora alla scacciacani, al fucile a pompa e ai numerosi coltelli, oltre a lame di varie forme e dimensioni, coltellacci da macelleria, una falce, una accetta,  persino una spada e 7 machete.

Passati al setaccio 700mila metri quadrati di bosco

Negli oltre tre mesi in cui sono stati passati al setaccio quasi 700mila metri quadrati di bosco, sono stati trovati sotto terra anche 30 telefoni cellulari, in gran parte ancora dotati di Sim che potrebbero rivelarsi molto utili per le indagini, bilancini di precisione, proiettili di vario calibro, orologi, macchine fotografiche,   un  pc, documenti vari.

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Dante Cattaneo

“Sembra l’isola del tesoro, ogni giorno spunta fuori qualcosa di nuovo e inaspettato, come ennesima dimostrazione di cosa era diventata quest’area” -commenta il vicesindaco e assessore alla sicurezza Dante Cattaneo. “Grazie ad un lavoro incredibile condotto dai nostri volontari e dalla nostra Polizia locale, abbiamo rimosso una quantità impressionante di armi pericolose e di altri oggetti fortemente inquinanti, nascoste sotto terra dagli spacciatori in fuga durante i blitz delle forze dell’ordine oppure per garantirsi il controllo del territorio. Ora la situazione è completamente cambiata e da diverse settimane qui non si vedono più spacciatori né tossicomani e adesso, poco alla volta, vengono rimossi anche questi oggetti pericolosi sotto terra, per cancellare ogni traccia delle frequentazioni precedenti di questa splendida area naturale che deve tornare ad essere a disposizione di tutti i cittadini, senza nessuna paura”.

 

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