Quanti infermieri sono stati contagiati e uccisi dal Covid?
Il sindacato ha già promosso un'inchiesta interna: al 12 maggio almeno 12 mila contagiati e 40 deceduti

Il sindacato Nursing Up chiede verità e chiarezza su quanti infermieri sono stati contagiati e uccisi dal Covid. E in assenza di risposte dalle istituzioni apre una sua inchiesta interna.
Quanti infermieri sono stati contagiati e uccisi dal Covid?
"Il momento è arrivato, non concediamo più proroghe o appelli. Questo Governo ci deve relazionare sui numeri effettivi dei colleghi infermieri deceduti durante il Covid-19 e deve soprattutto fornirci i dati reali dei contagiati suddivisi per categorie di attività".
Cerca risposte il sindacato degli infermieri Nursing Up. Risposte che finora non arrivano, o arrivano incomplete, su come si sia diffuso il virus tra gli infermieri e quali conseguenze abbia avuto. "Abbiamo il diritto di sapere", afferma il presidente Antonio De Palma. Una richiesta non nuova, che già a marzo aveva portato il sindacato a diffidare il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il Ministro della Saltute Roberto Speranza e quello della Funzione Pubblica Fabiana Dadone insieme a tutti i Presidenti delle Regioni. Oltre alla diffida, in quell'occasione, anche una costituzione in mora indirizzata a Conte.
"Ad oggi però - sbotta De Palma - nessuno si è fatto vivo con noi, nessuno ci ha guardato negli occhi per raccontarci la verità. I laconici comunicati dell’Inail o dell'IIS non ci bastano, non forniscono tutti i numeri che vogliamo conoscere, non rendono giustizia a tutto quello che gli infermieri hanno subito. Soprattutto non danno un senso ai colleghi che hanno perso la vita".
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"Numeri da film horror e bollettino di guerra"
Il sindacato alcuni numeri li ha. E non sono bei numeri. Un'inchiesta promossa e svolta dallo stesso sindacato Nursing Up ha rilevato 40 infermieri deceduti e oltre 12 mila contagiati al 12 maggio (con un significativo aumento fra il 4 e il 7 aprile di circa mille contagi).
"I numeri dell’escalation di contagiati e morti ci proiettano oggi, con il senno di poi, in un vero e proprio film horror - commenta De Palma - I numeri che abbiamo a nostra disposizione sono da bollettino di guerra, ma non ancora sufficienti a capire, ad avere un quadro reale.Secondo i dati Fnopi, gli infermieri iscritti all’Ordine sono circa 450mila, circa la metà del numero degli operatori sanitari complessivi. Di questi 270mila lavorano nel settore sanitario nazionale, il resto sono divisi tra case di cura private, centri per anziani, liberi professionisti ed altri".
Ci sono poi i numeri diffusi in alcune occasioni dalle Regioni, come il Lazio. A inizio maggio si evidenziava come su 470 casi di contagiati di operatori sanitari oltre il 50 per cento fossero infermieri.
"E’ ora di farla finita con le mezze parole e le mezze verità - dice il Presidente del Nursing Up - I deceduti ufficiali secondo fonti autorevoli non sarebbero nemmeno 40 bensì ad oggi 42. Tra cui non dimentichiamo i morti per suicidio, 4 e non 2, come si pensava. Ben 4 colleghi si sono tolti la vita perchè non hanno retto allo stress, alla paura, forse alla sopravvenuta malattia".
Ma non basta:"Bisogna scavare a fondo anche nel 'mondo ancora sommerso' - continua De Palma - come quello degli infermieri e degli altri operatori sanitari che lavorano fuori dal contesto del sistema sanitario nazionale, ma anche quelli che sono morti durante il periodo di emergenza per cause apparentemente diverse dal Covid 19 e che potrebbero non essere stati nemmeno sottoposti al tampone. E poi ci sono gli asintomatici, che pure infettati sono, e che rappresentano un altro micromondo quasi completamente nascosto: siete sicuri di averli tutti censiti? Quanti colleghi si sono ammalati e sono pure guariti proprio nei lunghi periodi durante i quali i tamponi non venivano effettuati? Cosa vogliamo fare di queste evidenze?".
"Gli infermieri hanno pagato con la vita la pessima gestione della pandemia"
Le polemiche e le inchieste di fine febbraio e marzo le ricordiamo tutti: dispositivi di protezione insufficienti, scarsa sicurezza per gli operatori, tamponi che non arrivavano mai. Problemi che hanno reso in Lombardia gli ospedali primi luoghi di contagio e gli operatori primi veicoli inconsapevoli del virus.
"Anche la stampa internazionale taccia l'Italia tra i Paesi che hanno gestito nel peggior modo la pandemia - ricorda De Palma - e gli infermieri hanno pagato con la loro vita le mancanze del nostro Paese".
"Quanti infermieri sono morti realmente? Quanti contagiati ha avuto L' ITALIA tra i nostri professionisti e tra gli altri operatori sanitari anche non medici? Vogliamo saperlo adesso, lo chiedono i cittadini e le famiglie di chi ha perso la vita. Lo pretendono quei colleghi che oggi portano ancora sulla pelle i segni della malattia, nonché il trauma da stress, la paura, il dolore. Questo Governo si metta una mano sul cuore, e racconti ai cittadini italiani i numeri reali di un conflitto contro un nemico invisibile che nessuno potrà mai dimenticare".