Flash Mob

Infermieri in piazza a Milano: "Non vogliamo tornare invisibili" FOTO E VIDEO

Un flash mob per chiedere di tenere alta l'attenzione sulla loro categoria una volta che i riflettori dell'emergenza si saranno spenti

Infermieri in piazza a Milano: "Non vogliamo tornare invisibili" FOTO E VIDEO
Pubblicato:

Infermieri in piazza per chiedere di non tornare invisibili. I camici bianchi del NurSind si sono riuniti in una manifestazione questa mattina davanti al Pirellone con camici, mascherine e cartelli per rivendicare maggiore attenzione una volta passata l'emergenza Covid.

Infermieri in piazza: "Ora non dimenticatevi di noi"

Un flash mob davanti al Pirellone per chiedere di non tornare ad essere invisibili una volta spentisi i riflettori accesi dall'emergenza Covid e per reclamare maggiore attenzione da parte delle istituzioni.  A terra, sopra un grande cuore, 40 rose bianche a rappresentare le infermiere e gli infermieri che durante l’emergenza Covid hanno perso la vita. Per loro è stato rispettato un minuto di silenzio, poi un lungo applauso per ricordare il loro impegno e il loro sacrificio. Un applauso spontaneo è venuto anche dalle persone, compresi giornalisti e fotografi, che hanno assistito alla manifestazione e hanno così voluto ringraziare questi uomini e donne che, dapprima con il volto coperto con una maschera, poi a volto scoperto tenevano in mano dei cartelli con le loro richieste alle istituzioni.

“Adesso che l’emergenza è rientrata dopo che per mesi siamo stati osannati come eroi, non vogliamo tornare nel dimenticatoio, non vogliamo tornare invisibili”

ha sottolineato Donato Cosi, coordinatore lombardo del sindacato NurSind.

"Ci mettiamo la faccia"

Non solo distanzem camice, cuffia e mascherina. Gli infermieri hanno indossato anche una maschera a simbolo di tutti i colleghi, poi tolta per rimarcare che "gli infermieri del NurSind ci mettono anche la faccia".

infermieri5-1280x719
Foto 1 di 4
infermieri6-1280x719
Foto 2 di 4
infermieri7-1280x960
Foto 3 di 4
infermieri-650x390
Foto 4 di 4

La manifestazione infatti era per ricordare ma anche per rivendicare  migliori trattamenti – “visto che un infermiere laureato percepisce poco più di un operaio” – e che il numero di pazienti per infermieri venga adeguato agli standard europei, contro il cosiddetto minutaggio assistenziale, un calcolo vecchio di oltre vent’anni e che prevede l’organizzazione del lavoro e il personale in corsia in base a quei 120 minuti che nell’arco delle 24 ore devono essere destinati all’assistenza del singolo paziente. Un calcolo ormai superato e ben al di sotto del reale bisogno del malato“.

TORNA ALLA HOME

Seguici sui nostri canali