Fagnano Olona ultimatum Forza Italia, il sindaco non ci sta: dimissioni
Crisi annunciata quella che si è consumata ieri nel centrodestra. A un anno dal voto il sindaco se ne va

Elena Catelli si è dimessa. Il sindaco di Fagnano Olona lascia, a un anno dalla vittoria alle elezioni e dopo infinite tensioni politiche tra i partiti all'interno della coalizione di maggioranza.
Fagnano Olona, rimpasto inutile
Eppure si era arrivati quasi alla quadra della nuova Giunta, che avrebbe in un colpo solo sanato le discordie nel gruppo di Più Fagnano e rilanciato l'amministrazione. Via tutti gli assessori nominati un anno fa, azzeramento, e poi nuova distribuzione degli incarichi, questa volta secondo attitudini più idonee ai profili. E così nell'idea del sindaco ecco che Gabriele Moltrasi (Forza Italia), Fausto Bossi (Lega) e Claudia Guaglianone (FdI) sarebbero stati presenti anche nella Giunta bis, con deleghe diverse. Mentre agli altri due posti il sindaco da tempo ha chiesto due esterni di esperienza: ieri, venerdì mattina, nella sorpresa di tutti ha nominato il primo, Gigi Rosa, ex sindaco di Busto Arsizio dal 2002 al 2006, al quale ha affidato i Lavori pubblici. Per il secondo posto, ultimo tassello per chiudere il cerchio, c'era da superare l'ultimo confronto tra i partiti nella maggioranza.
Accordo impossibile, no alle forzature
Con Forza Italia a pretendere per sè l'assessorato, secondo gli accordi pre-elettorali che fissavano a due i posti in Giunta spettanti, e Catelli a ribadire la necessità di un profilo adeguato, più che per appartenenza politica per competenza ed esperienza. La delega da assegnare era il Bilancio. E qui è finita, almeno per ora, la storia: perché Forza Italia ha spinto per affidare il posto ad Angelo Saporiti, fagnanese e inserito nella lista vincente un anno fa, ma non eletto. Per fargli posto due possibilità: le dimissioni da consigliere di Moltrasi prima e di Luciano Almasio, primo dei non eletti, poi; oppure la nomina diretta come assessore esterno, atto che però le norme vietano. Un vincolo inserito all'epoca dell'amministrazione di centrosinistra nel regolamento del Comune di Fagnano impedisce di assegnare un assessorato a chi, candidato in lista, non avesse ottenuto il posto in consiglio. Regolamento che dunque si doveva cambiare al volo per consentire di dare il posto a Saporiti. Una forzatura alla quale il sindaco si è opposto.
Ultimatum Forza Italia
Muro dall'altra parte anche di Forza Italia, che non ha proposto alternative: o Saporiti o niente. E Catelli, a un passo dalla meta, ha detto basta, sbattendo la porta. Non è ancora detta l'ultima parola: ci sono ora venti giorni per confermare o ritirare le dimissioni. E l'impressione è che le parti, specialmente in casa Forza Italia, abbiano un margine per arrivare ad accettare la soluzione che sembrava vicina. Anche se non è scontato che Elena Catelli, che dopo un anno da incubo aveva pronto il rilancio, formulato ammettendo gli errori commessi ma anche rivendicando la leadership di un sindaco, possa riaprire quella porta.
Anno nero per il centrodestra
Il 2020 si conferma un anno nero per il centrodestra locale. Fagnano Olona è solo l'ultima delle Amministrazioni di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia ad affondare o a mostrare comunque forti segni di cedimento. A inizio anno a Lonate Ceppino un altro primo sindaco donna sostenuto dal centrodestra aveva deciso di lasciare il Municipio dopo un anno dal voto (per "motivi famigliari", spiegò). E a Cislago il clima non è certo sereno dopo le dimissioni dell'assessore all'Istruzione Marzia Campanella, il passaggio alla minoranza di Elisa Bianco, chiamata a sostituirla in consiglio e l'annuncio di prossime dimissioni della consigliera leghista Elisa Turconi.