Spacciatore albanese rintracciato sul tetto di casa armato e con droga
In casa anche mezzo chilo di cocaina e 1310 euro in contanti
Ieri sera i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Varese e della Stazione di Besozzo hanno arrestato a Brebbia un 31enne disoccupato albanese già destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere e di un decreto di carcerazione.
Armato e con mezzo chilo di cocaina in casa
Sono scattate ieri sera a Brebbia al termine dell'attività investigativa dei carabinieri le manette ai polsi di un 31enne albanese, colto in fragranza, per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti o psicotrope di quantità ingenti, detenzione illegale di arma comune da sparo clandestina e munizioni e ricettazione. L'uomo era già stato destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a marzo 2019 dall’Ufficio del G.I.P. del Tribunale di Varese, per pregresse attività d’indagine per reati in materia di sostanze stupefacenti e di un ordine di esecuzione per la carcerazione di un mese circa emesso nel mese di dicembre 2019, dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, poiché giudicato colpevole del reato di danneggiamento e minaccia.
Arrestato, ora è in carcere
All'arrivo dei carabinieri, l'uomo impugnava una pistola semiautomatica Smith & Wesson, calibro 9x19, matricolata n. 87765, perfettamente funzionante e con relativo serbatoio con 13 munizioni dello stesso calibro, risultata clandestina in quanto sprovvista dei contrassegni di legge. Nel corso della perquisizione all'interno della casa, sono poi state trovate 12 cartucce calibro 38 special, 526,29 grammi di cocaina in due involucri di cellophane e 1310 euro in contanti, frutto probabilmente dell'attività di spaccio. L’arma, munizioni, denaro e sostanza stupefacente sono state sequestrate, repertate, assunte in carico e debitamente custodite in attesa di successive analisi e invio al R.I.S. di Parma per gli accertamenti balistici del caso. L’arrestato, espletate le formalità di rito, veniva associato presso la Casa Circondariale di Varese, a disposizione delle competenti Autorità Giudiziarie.