Emergenza Covid

In Lombardia un positivo ogni tre tamponi, Astuti: "Fase 2 alla cieca, poche analisi sui contatti"

Mentre il Veneto e altre Regioni sottopongono a tampone anche i contatti dei positivi, in Lombardia si continua ad attendere i sintomi

In Lombardia un positivo ogni tre tamponi, Astuti: "Fase 2 alla cieca, poche analisi sui contatti"
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Il consigliere regionale Pd Samuele Astuti denuncia una fase 2 "alla cieca" in Lombardia: scarse analisi sui contatti dei positivi, Regione maglia nera.

Fase 2, l'analisi dei contatti è ancora troppo debole

Nei giorni scorsi, il "primato" della regione Lombardia sui tamponi eseguiti era già stato ridimensionato dalla Fondazione GIMBE, che aveva rimarcato come il dato da guardare non sia il totale dei tamponi eseguiti ma il numero di questi in relazione alla popolazione. Un dato, quello dei tamponi ogni 100mila abitanti, cruciale in una Fase 2 della lotta al coronavirus che dovrebbe basarsi sul tracciamento dei casi positivi e l'esame dei loro contatti per eliminare il prima possibile il rischio di contagio e di nuovi focolai. E un problema, quello dei tamponi, che diventa ancora più chiaro se si pensa che, mediamente, meno della metà dei tamponi comunicati giornalmente riguardano pazienti "nuovi"; gli altri sono i "tamponi di controllo" per chi si trova al termine dalla quarantena. Oggi, i dati forniti dalla Protezione Civile su base nazionale indicano che in questa strategia la Lombardia è maglia nera.

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I dati sui tamponi

Al 7 maggio, data del report della Protezione Civile, in Lombardia sono state tamponate 262.964 persone, trovando 80.089 casi positivi. Questo significa che per ogni positivo vengono sottoposte a tampone in media tre persone. In Veneto, Regione che da subito ha puntato su tracciamento e isolamento dei contatti potenzialmente a rischio di ogni contagiato,  questo rapporto è di 13 persone tamponate per ogni caso positivo. E anche guardando alle altre Regioni, la Lombardia è quella con il rapporto più basso, segno che i tamponi vengono eseguiti ancora solo sui casi con sintomatologia Covid, non cercando la diagnosi preventiva nei loro contatti.

"Fase 2 alla cieca"

Da questi dati parte l'ultimo attacco del consigliere regionale Pd Samuele Astuti, che torna a criticare la strategia lombarda: "I numeri parlano chiaro: Regione Lombardia sta guidando la Fase Due ‘alla cieca’", dichiara.

"Il quadro che emerge analizzando i dati forniti dalla Protezione Civile è disarmante. Cosa ci dicono questi dati? Anzitutto, come diciamo da tempo, i tamponi in Lombardia sono ancora insufficienti soprattutto in relazione al confronto con il Veneto e al monitoraggio sull’andamento complessivo dell’evoluzione dell’epidemia. E, in secondo luogo, che in Lombardia l’indagine si dimostra ancora troppo superficiale e, tendenzialmente, si concentra soprattutto sui sintomatici impedendo di andare a fondo nel tracciamento dei contatti dei positivi. Diversamente, il Veneto è riuscito, in questi mesi, ad allargare il più possibile la propria rete di analisi non basandosi solo sui sintomi ma sulla prossimità tra le persone. Mantenendo questo approccio approssimativo è evidente che la gestione continuerà a brancolare nel buio con il possibile effetto di trovarci, tra due settimane, con qualche brutta sorpresa. Speriamo che ciò non accada - conclude Astuti - ma per scongiurare questa ipotesi l’unica strada percorribile è che Regione Lombardia aumenti il numero di tamponi".

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