Riapertura dei mercati, il presidente Fiva: "Prova superata, ora tornino al lavoro anche i fioristi"
L'appello ai sindaci: "Se non l'avete ancora fatto firmate le ordinanze necessarie per farci lavorare"
A due settimane dalla riapertura dei mercati all'aperto iniziata il 29 aprile, Rodolfo Calzavara presidente provinciale di Fiva (Federazione Italiana Venditori Ambulanti) traccia un bilancio positivo: "Le nostre aree sono le più sicure".
Riapertura dei mercati, appello ai sindaci
Anche con disposizioni di sicurezza e offerta ridotta ai soli generi alimentari, i mercati all'aperto funzionano anche in questo periodo difficile. Lontani dai volumi d'affari pre-emergenza, dopo una prima settimana di incertezza e timore da parte dei cittadini, i clienti hanno cominciato a frequentare nuovamente i mercati cittadini. E il presidente di Fiva Rodolfo Calzavara lancia una appello ai sindaci che ancora non hanno disposto la riapertura dei mercati:
"Tanti Comuni della nostra provincia hanno autorizzato la riapertura dei mercati, ovviamente solo per i banchi alimentari. Chiediamo ai sindaci che ancora non hanno dato l’ok di firmare la necessaria ordinanza, consentendoci di lavorare. Mentre alla Regione inviamo la richiesta di compiere un ulteriore passo avanti, autorizzando la ripresa dell’attività anche per i venditori di piante e fiori, visto che fioristi e vivai hanno regolarmente ripreso le attività".
Prima prova superata
Secondo Calzavara la prova di riapertura in sicurezza è stata superata "a pieni voti", senza alcun problema di rispetto delle disposizioni regionali come la delimitazione dell'area di mercato, il controllo agli ingressi e gli obblighi di distanze, mascherine e igienizzante
Ma la notizia più importante è la risposta della gente:
"L’affluenza è stata ottima, a dimostrazione della necessità del servizio offerto, ma anche del fatto che tutti all’aperto ci sentiamo più protetti - continua Calzavara - La gente è arrivata serena, ha atteso in modo ordinato il proprio turno. In alcuni mercati abbiamo registrato code fino a 200 metri all’ingresso dell’area transennata. Del resto, certi prodotti, certe 'chicche', si trovano solo qui, senza contare l’eccezionale rapporto qualità-prezzo che, soprattutto in un momento di difficoltà economica, è un valore che ogni famiglia prende in grande considerazione. Sono i clienti a dare valore alla nostra attività, scegliendola, premiandola, optando una per spesa ecologica e intelligente".
I numeri in provincia di Varese
Le riaperture delle scorse due settimane hanno permesso di tornare al lavoro a gran parte dei 240 banchi alimentari attivi prima dell'emergenza per un totale di circa mille lavoratori, un quinto degli occupati nei 102 mercati della provincia di Varese. In totale, il mondo degli ambulanti del territorio conta 1.400 iscritti alla Camera di Commercio, mentre sono 21mila in Regione e 183mila in Italia.
Prossimo passo: i fioristi
"Il prossimo step - insiste Calzavara - prima di arrivare alla graduale ripresa di tutte le attività, può senz’altro essere la riapertura dei banchi di piante e fiori, anche e soprattutto perché per i florovivaisti è questo il periodo dell’anno più redditizio e continuare a tenerli chiusi ancora per altre settimane, significherebbe compromettere irrimediabilmente l’intera loro stagione. Ci consentano di salvare il salvabile, da parte nostra garantiamo il massimo rispetto delle normative igienico-sanitarie, cosa che nei punti vendita della grande distribuzione è più difficile assicurare".