L'ex candidato di Per Venegono Castiglioni contro il sindaco Crespi: "Si dimetta"
Si infiamma la polemica nonostante l'emergenza coronavirus.
L'ex candidato sindaco Roberto Castiglioni attacca duramente il sindaco Ambrogio Crespi chiedendone le dimissioni. Il sindaco: "Noi lavoriamo per affrontare l'emergenza, non abbiamo tempo per vuote polemiche".
Castiglioni contro Crespi: "Dimettiti"
Guerra politica in tempo di Covid a Venegono Superiore. L'ultimo attacco all'Amministrazione Crespi arriva da fuori i banchi del consiglio, dall'ex avversario Roberto Castiglioni e dal gruppo di Per Venegono. Si riaccende le polemica, già forte durante l'ultima campagna elettorale e nata dopo l'uscita dell'allora segretario della sezione del Carroccio Fabio Mantovani, che al posto di Crespi come candidato del centrodestra avrebbe voluto proprio Castiglioni. Un attacco durissimo quello di Per Venegono, che nasce dalle ultime dichiarazioni del sindaco, in particolare da quelle fatte via social in occasione del Santo Patrono e in cui replicava alle numerose voci critiche mosse dalla piazza virtuale: "Essere continuamente sui social e so che ci sono diverse critiche per questo - affermava Crespi nel video messaggio - ma non intendo preoccuparmene. Preferisco i fatti alle parole".
Castiglioni e il suo gruppo hanno quindi scritto una lettera rivolta direttamente a Crespi:
"Dalle parole all’interno del video da lei registrato rileva che non le interessa alcunché di noi cittadini, anzi, ci trasmette che lei, 'dedito al lavoro', si disinteressa di tutto il resto e di ciò che pensiamo - attaccano - Sono convinto, inoltre, che lei non sia nemmeno espressione della politica del suo partito, cioè della Lega, di cui si potrebbero apprezzare alcuni passaggi politici in questi momenti di emergenza sociale, mentre lei, invece, se ne va per la sua strada fatta di arroganza e stanchezza mentale, senza preoccuparsi di chi le sta di fronte o tenta di darle dei consigli".
A gettare benzina sul fuoco, anche il contrasto fra l'appello all'unità lanciato nel discorso per il 25 aprile e la chiusura all'offerta di collaborazione avanzata la scorsa settimana dalle minoranze:
"Cito testualmente quanto scritto - continua Castiglioni - prot.3720 del 14/04/2020: 'Ritengo profondamente infelice e inqualificabile dover sottrarre del tempo prezioso e dedicare ancore energie per riscontrare formali comunicazioni che sottendono evidenti strumentalizzazioni politiche'. Si ritiene che il primo requisito per fare una buona politica sia l’intelligenza. L’intelletto, però, da solo non basta; ci vogliono altre qualità innate come, tanto per dirne alcune, la prudenza, la pazienza, il saper lavorare di squadra e la signorilità (...) Lasci spazio a chi veramente vuole fare e si metta da parte. Il paese e i suoi cittadini non hanno bisogno di una persona come lei che per dirci due parole di conforto ci mette 50 giorni".
Crespi: "Non ho tempo per le polemiche, noi lavoriamo"
La replica del primo cittadino non manca. E, ovviamente, respinge ogni richiesta di dimissioni:
"Spiace constatare che in un momento di così grave emergenza ci sia chi pensa più a far polemica che a dare una mano. Dal primo giorno insieme alla giunta abbiamo attivato il Centro Operativo Comunale che ha gestito egregiamente tutti gli interventi messi in campo per i cittadini grazie al fondamentale e importante lavoro di coordinamento della Protezione Civile e al lavoro di moltissimi volontari, tra cui anche un capogruppo della minoranza. Grazie al contributo di tutti abbiamo messo subito in campo una gestione lungimirante dell'emergenza, migliore per i cittadini e meno onerosa rispetto quanto fatto da molti altri Comuni soprattutto riguardo l'emergenza alimentare. Tutti, in prima persona, ci siamo rimboccati le maniche. Se avessimo agito in maniera diversa convocando gruppi di studio e consigli comunali saremmo ancora in attesa dei primi provvedimenti. Noi andiamo avanti col buonsenso, le polemiche le lasciamo a chi non ha altro da fare".