Uboldo

Trappola per volpi, il Cabs: "Reati inefficaci occorre una nuova legge"

Il caso accaduto ad Uboldo è stato denunciato anche dall'associazione di volontari esperti in antibracconaggio che chiede un inasprimento delle pene per i bracconieri.

Trappola per volpi,  il Cabs: "Reati inefficaci occorre una nuova legge"
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Trappole per volpi nel parco dei Mughetti ad Uboldo, lo sdegno del Cabs, un'associazione di volontari con sede a Bonn specializzata nell'antibracconaggio. E' attiva in Italia con numerosi nuclei, oltre che a Malta, Francia, Germania, Spagna, Cipro e Libano.  

La trappola per volpi ad Uboldo: "Colpa del bracconaggio"

 

"L'incredibile trappola per volpi che sarebbe stata collocata nel Parco dei Mughetti a Uboldo, rappresenta la migliore dimostrazione di quanto sfacciato sia il bracconaggio italiano". Lo rileva il Cabs, l'associazione di volontari esperti in antibracconaggio dopo che alcuni cittadini, stante quanto riportato dalla stampa, hanno avvisato l'Arma dei Carabinieri sulla presenta del manufatto in metallo.

 L'emergenza sanitaria non ferma i bracconieri

Afferma il Cabs:

"Non manca quasi giorno che non si debbano registrare, a livello nazionale, casi di bracconaggio. La cosa ancora più grave è che tutto ciò avviene in piena emergenza sanitaria a causa della nota epidemia di coronavirus. Eppure, nei mesi di aprile e marzo 2020, non abbiamo notato alcuna sostanziale flessione rispetto ai casi che, sempre a livello nazionale, si sono registrati nello stesso periodo del 2019”.

"Inasprite le pene contro il bracconaggio"

"Dalla Calabria con i lupi uccisi, alla Toscana con le trappole poco a sud di Firenze, per non parlare degli uccellatori bresciani, cagliaritani e napoletani, quasi non mancano regioni d'Italia che non si siano distinte per casi di bracconaggio". Il Cabs torna a chiedere l'inasprimento delle sanzioni che l'attuale legge venatoria limita nel campo squisitamente contravvenzionale. "Occorrerebbero - ha affermato il CABS - i più potenti reati delitti, così come già avviene per la tutela degli animali di cosiddetta affezione. Un distinguo - ha concluso il Cabs - francamente incomprensibile".

 

 

 

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