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Al lavoro per i test sierologici, sperimentazione in corso

Saranno fondamentali per capire quanto il virus sia realmente diffuso nella popolazione ma ad oggi non se ne conosce l'affidabilità

Al lavoro per i test sierologici, sperimentazione in corso
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Nella diretta quotidiana di oggi, venerdì 3 aprile, è intervenuto anche il professor Carlo Federico Perno, che ha parlato dei tamponi sierologici al centro del dibattito di questi giorni.

Test sierologici, parola al professor Perno

Sono sempre più oggetto di discussione, ed erano anche tra le domande inviate da sette sindaci lombardi al Presidente Attilio Fontana. Quando saranno attivati i test sierologici? Prima di tutto, di cosa si tratta: ad oggi vengono eseguiti sui sospetti malati Covid i tamponi rinofaringei, che permettono di rilevare la presenza del coronavirus. Tamponi che richiedono però tempo per l'analisi e, soprattutto, determinati reagenti sempre più difficili da reperire.

I tamponi sierologici esaminano il sangue: con quelli rapidi, basta una goccia dal polpastrello, altri invece un prelievo venoso. Il problema comune ai due metodi però è l'attendibilità dei risultati come ha ribadito Ferno:

"Meglio non avere dati che averne di sbagliati. Ad oggi, l'attendibilità dei test sierologici è in corso di validazione. Ce ne sono circa 120 che l'Università di Pavia sta testando alla ricerca di quelli che possano garantire la correttezza dei risultati"

"E' il momento giusto"

Perchè non vengono ancora usati?

"I test anticorpali (o sierologici, ndr) sono più utili quando la malattia ha una certa storia e non al suo inizio. Questo perchè non misurano la presenza del virus del sangue ma quella di anticorpi, della risposta immunitaria alla presenza del virus. Anticorpi che si sviluppano in genere 2-3 settimane dopo il contatto, e comunque non prima di una settimana. Ad oggi i tamponi sono l'unico sistema che ci permette di misurare la presenza virale".

Ora con la fase di "plateu" e quindi di stabilizzazione del contagio, è tempo di avviare una nuova indagine, e i test sierologici saranno fondamentali:

"Cominciamo ad avere tanti dimessi e guariti - ha ricordato Perno - Ora ha senso cominciare a studiare la circolazione del virus nella nostra società. Si tratta di un'indagine importante per definire la strategia per la ripartenza, e non appena la sperimentazione ci indicherà se ed eventualmente quali siano i test attendibili sarà necessario iniziare a raccogliere questi dati sui quali poi la politica dovrà fare le sue valutazioni. Con attenzione però: i test anticorpali ci possono dire se si hanno gli anticorpi per il virus, non se si è immunizzati. Ad oggi non sappiamo ancora con certezza se chi ha incontrato il coronavirus sia protetto o meno. Lo riteniamo probabile ma prima di prendere decisioni bisogna esserne sicuri"

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