Le opposizioni in Regione chiedono un consiglio straordinario sull'emergenza Covid
Richiesta la convocazione straordinaria entro il 9 aprile
Una riunione straordinaria del consiglio regionale per esaminare la situazione dell'emergenza coronavirus e discutere sulla strategia per la "fase 2": la richiesta di Pd, Italia Viva, M5S, Civici Europeisti e +Europa.
Consiglio straordinario entro il 9 aprile
Riunirsi entro il 9 aprile e discutere il da farsi per la seconda fase della gestione dell'emergenza, quella su cui come ha spiegato oggi il Vicepresidente regionale Fabrizio Sala è allo studio dell'assessore al Welfare Giulio Gallera e del comitato scientifico che sta affiancando la Giunta. Questa la richiesta formulata oggi, giovedì 2 aprile, da tutti i consiglieri regionali dell'opposizione.
Spiega il consigliere regionale Pd Samuele Astuti:
"L’emergenza è grave e tutti siamo chiamati a collaborare, ma mentre a Roma si arriverà a scrivere i decreti insieme alle opposizioni e in Emilia Romagna c’è un canale aperto di confronto e di proposta, in Lombardia non riusciamo nemmeno ad avere risposte a richieste e proposte e anzi, domande sacrosante come quelle dei sindaci vengono catalogate come speculazione politica. Anche in questa fase il confronto è essenziale per affrontare i problemi e il Consiglio è il luogo in cui questo può e deve accadere".
Il 5 Stelle: "Fontana non risponde nè ai sindaci nè alle opposizioni"
Duro il Gruppo del Movimento 5 Stelle:
"Un consiglio regionale straordinario è urgente e necessario, Fontana non risponde né ai sindaci né all’opposizione. Ben due settimane fa abbiamo chiesto, come è giusto che sia, un tavolo di confronto permanente con le opposizioni ma tutto tace. È ora che il Governo regionale ci ascolti sui problemi concreti dei cittadini: le mascherine, le residenze per anziani, i tamponi a tutti, i test rapidi e gli aiuti a lavoratori e imprese. Vanno approfonditi anche i costi dell’emergenza e il dopo. Ribadiamo la volontà di massima collaborazione, ci auguriamo che sia la volta buona".
Civici Europeisti: "Serve un confronto"
Elisabetta Strada, capogruppo dei Lombardi civici Europeisti dichiara:
"Dall'inizio di questa emergenza come Gruppo Civico abbiamo collaborato proattivamente, indipendentemente dalle divergenze politiche, attivandoci con supporti e soluzioni operative messi a disposizione della Giunta. Condividiamo le domande poste ieri dai Sindaci e sottoscriviamo questa convocazione straordinaria, convinti dell'imprescindibilità del confronto tra tutte le parti per fronteggiare un'emergenza sanitaria mai vista. Per elaborare un piano che comprenda test sierologici seriali a tutto il personale sanitario, tamponi per l'ingresso in comunità e per il reinserimento lavorativo, direttive precise ai MMG e un'analisi statistica epidemiologica".
+Europa: "Parlamenti devono avere un ruolo"
Michele Usuelli di +Europa/Radicali aggiunge:
"I parlamenti, luoghi dell'approfondimento e del dibattito, delle norme votate a maggioranza devono poter avere un ruolo in questa emergenza. Il presidente Fontana nell'ultimo consiglio regionale ha ribadito che in aula lui è sempre venuto a dibattere e riferire. Gliene diamo atto e chiediamo al presidente del consiglio regionale e alla maggioranza di non svilire se stessi, concedendo alla opposizione e alla maggioranza il suo ruolo non di difesa e di notifica, ma di elaborazione, di proposta e legislativo, sperando che la stampa libera, se esiste, ne possa dare conto, a differenza dell'ultimo consiglio regionale, passato sotto completo silenzio".
Italia Viva: "Uniti per dare risposte tempestive"
Per Patrizia Baffi di Italia Viva:
"E' un momento molto difficile in cui tutte le forze politiche sono chiamate a collaborare e non scontrarsi, in un confronto che deve rimanere però aperto e costruttivo. Occorre intervenire con urgenza su più fronti e mantenere un dialogo costante con ogni parte politica che deve essere messa nelle condizioni di poter dare il proprio contributo. Solo uniti saremo in grado di dare risposte tempestive e utili ai nostri territori e potremo mettere gli operatori sanitari nelle condizioni di offrire il massimo supporto a chi ne ha bisogno".