Don Giuseppe e la sua parrocchia di Busto in prima linea al fianco dei malati e degli operatori
Come in guerra, anche nella lotta al coronavirus è fondamentale il sostegno a chi combatte in prima linea. E Busto non si fa certo aspettare
Ogni giorno da Busto parte un pulmino carico di donazioni dalla parte di tutta la comunità di Busto Arsizio per chi è in prima linea donato l'emergenza e per chi, ricoverato, non può avere contatti coi propri affetti.
Don Giuseppe e la parrocchia in campo
C'è anche la comunità di Busto Arsizio, le attività economiche e la famiglia dei fedeli della parrocchia di San Giuseppe nella trincea contro il coronavirus. Con un ruolo non di prima linea ma di cruciale e fondamentale supporto. A guidare queste truppe di supporto, il parroco don Giuseppe. Proprio il don aveva invitato a tutta la comunità a dare il proprio contributo "non solo di preghiera, ma anche concreto, di solidarietà". Già si era in campo: la Casa di ospitalità don Lolo era stata messa a disposizione dei nuovi medici arrivati per i pazienti malati di Covid-19 e grazie a un contributo della Fondazione Comunitaria del Varesotto ogni giorno i volontari della parrocchia portavano a pranzo panini, frutta e qualcosa per ristorare medici e infermieri dell'Infettivologia.
Alcuni giorni fa, don Giuseppe aveva chiesto a tutti uno sforzo in più per un aiuto importantissimo: penne, materiale di cancelleria e qualche caricabatteria del cellulare per permettere così ai ricoverati di non essere soli ma di sentir vicini, seppur in maniera virtuale, i propri affetti.
Una risposta incredibile
La risposta non è mancata:
"In questi giorni di prova per tutti, si sta esprimendo una immensa generosità non solo di parrocchiani ed esercizi della nostra bella Parrocchia di San Giuseppe, ma di tutta la città di Busto - fa sapere il don - Oggi una panetteria di Borsano ci ha portato 12 teglie di pizza e focacce, domani arriveranno dal Redentore, mercoledì da Sant'Edo e poi Madonna Regina, ancora San Giuseppe. Senza contare le gelaterie e i singoli parrocchiani che arrivano con merendine, banane, mandarini, arance, cioccolati e poi cancelleria, caricabatterie.... Anche oggi ho riempito il pulmino e con i volontari ci stiamo tramutando in fattorini di tanta carità. Continuo: ho chiesto ad alcune donne del gruppo di volontariato Se-na-pa di confezionare belle mascherine cucite a mano per la Polizia di Stato. Sabato ne abbiamo consegnate le prime cinquanta, nei prossimi giorni tante ancora. Questa è Busto Arsizio. W Busto e la sua splendida gente dal cuore grande, w l'Italia. Con l'aiuto di Dio e di tutti, ce la faremo. Vi benedico, don Giuseppe".