Coronavirus, in Lombardia 3mila operatori sanitari contagiati. “Dobbiamo lavorare in sicurezza”
La denuncia del Nursind, il sindacato degli infermieri.
“Ormai sono tremila in Lombardia gli infermieri e gli operatori sanitari positivi al coronavirus. E’ ora che le aziende sanitarie mettano i professionisti nelle condizioni di lavorare in totale sicurezza”.
Coronavirus, la denuncia del Nursind
Donato Cosi, segretario del Nursind (il sindacato delle Professioni Infermieristiche) di Monza e Brianza torna a chiedere una maggiore attenzione verso chi, quotidianamente, lotta per salvare la vita ai tanti pazienti affetti da Covid-19.
Una situazione insostenibile, quella che si è venuta a creare negli ospedali, strettamente correlata alla carenza di dispositivi di sicurezza atti a evitare il contagio da coronavirus, come le mascherine filtranti ffp2 e ffp3, i calzari e le tute protettive, i camici impermeabili monouso, i guanti e le visiere. “In tutto ciò gli operatori sanitari asintomatici, ma che sono venuti a contatto con pazienti Covid positivi, non vengono sottoposti al tampone”, ha aggiunto il segretario del Nursind.
“Il bonus? Una mancia”
“Ci definiscono eroi, poi la nostra vita vale solo 100 euro – ha concluso facendo riferimento al bonus inserito nel decreto Cura Italia destinato agli infermieri per il mese di marzo – Siamo professionisti che rischiano, come molti altri, la vita in questa lotta contro il tempo. Con questa mancia ci sentiamo umiliati e presi in giro. Che quei soldi vengano utilizzati per eseguire i tamponi agli operatori sanitari e farli lavorare in sicurezza: le Asst non ci possono fornire solo mascherine filtra batteri”.