Coronavirus: quinto caso, cresce il contagio a Tradate
Il sindaco e medico Bascialla: “Se vogliamo fermare i contagi dobbiamo fare i tamponi a tutti”
Quinto caso a Tradate, è un uomo di 72 anni ricoverato nel reparto di malattie infettive di Varese. Salgono quindi a cinque i positivi al Covid 19: due sono in isolamento a casa, tre ricoverati in ospedale. Oltre al 87enne deceduto per le complicanze derivate dal virus.
Coronavirus: quinto caso
Quinto caso di positività a Tradate e il numero dei contagiati è destinato a crescere.
“Purtroppo i casi di contagio nella nostra zona stanno crescendo, oltre ai cinque comunicati ufficialmente da Ats, ce ne sono altri ed è proprio analizzandoli uno ad uno che ritengo quanto sia importante fare i tamponi a tutti soprattutto a chi ha avuto contatti con un positivo e non limitarsi a chi lamenta una sintomatologia grave e compatibile con l’infezione. Ci accorgiamo che qua e là le persone la malattia ce l’hanno e il punto adesso è arginare l’epidemia e per farlo bisogna fare più test possibili”, comunica in modo fermo e deciso Giuseppe Bascialla in qualità di sindaco, ma soprattutto di medico che tocca con mano la situazione sanitaria locale.
“Dobbiamo fare più tamponi se vogliamo fermare l’epidemia”
Il sindaco dottor Bascialla ribadisce:
“Se facciamo il tampone solo a chi ha sintomi importanti ci ritroveremo con una percentuale di letalità tra i ricoverati più alta della Cina. Se vogliamo contenere l’epidemia è necessario fare la diagnosi a tutte le persone che hanno avuto contatti con gli infetti o potenziali, ma anche a coloro che svolgono attività più esposte a partire dal personale ospedaliero. Torna a ribadire che se facciamo il tampone solo a chi ha sintomi importanti selezioniamo solo la parte più severa dei colpiti, ma tutti gli altri, asintomatici compresi, non vengono individuati ed isolati. Lo ha ribadito chiaramente il responsabile delle malattie infettive del Sacco di Milano Massimo Galli concordando la strategia adottata dal Veneto che ha deciso di fare test anche agli asintomatici. Una scelta che ha portato il comune di Vò Euganeo in provincia di Padova, dove c’era stata la prima vittima da coronavirus, a registrate zero casi di positività. E’ stata questa la chiave del successo nella Corea del Sud che infatti ha avuto l’1% dei decessi".
"State a casa"
Il sindaco rivolge un nuovo appello ai cittadini: "State a casa, non uscite se non per reali esigenze, evitate ogni contatto, purtroppo i contagi nella nostra zona stanno crescendo. Cercate di rispettare rigorosamente quando prescritto dal decreto per il bene di tutti noi”.
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