Electrolux 6 ore di sciopero, i sindacati chiedono la chiusura fino al 22 marzo

Electrolux 6 ore di sciopero, i sindacati chiedono la chiusura fino al 22 marzo
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Sei ore di sciopero sono state indette, sui quattro turni lavorativi di oggi venerdì 13 marzo, nello stabilimento Electrolux di Solaro. La decisione dei sindacati dello stabilimento solarese arriva a seguito del comunicato emanato mercoledì dalla segreteria nazionale Fiom-Cgil, la quale chiedeva al governo un confronto diretto visto il momento di emergenza che sta vivendo il  Paese e a tutela dei propri lavoratori. La richiesta successiva di Fim, Fiom e Uilm nazionali è quella di una chiusura delle imprese metalmeccaniche fino a domenica 22 marzo "al fine di sanificare, mettere in sicurezza e riorganizzare tutti i luoghi di lavoro".

 

Il comunicato di Rsu, Fim, Fiom, Uilm Solaro

"In riferimento al comunicato di Fim Fiom e Uilm nazionale, abbiamo chiesto e fatto un incontro urgente con l'azienda per chiedere la chiusura totale della fabbrica, almeno per domani a tutela della salute delle lavoratrici e dei lavoratori, a titolo di far collettivo congelati. La risposta dell'azienda è stata negativa, crediamo che sia necessario dare un segnale immediato ai livelli alti di Confindustria e al governo perché i lavoratori non sono carne da macello. La Rsu di Fim, Fiom e Uilm indice per venerdì 13 marzo 6 ore di sciopero per tutti. Chiediamo a tutti la massima adesione allo sciopero perché il segnale deve essere forte e chiaro per tutti, anche per questa azienda".

 

Il  comunicato nazionale

La Segreteria nazionale della Fiom, ascoltata la comunicazione del Presidente del Consiglio sulla firma del nuovo DPCM per contrastare la diffusione del coronavirus, valuta inaccettabile la mancanza di misure e iniziative volte alla protezione dei lavoratori che stanno garantendo la tenuta economica del Paese in una condizione di grave emergenza. Chiede al governo la convocazione urgente di un confronto per affrontare la situazione di emergenza dei lavoratori metalmeccanici. Impegna tutte le strutture della Fiom, in rapporto con Fim e Uilm, a mobilitarsi da subito per iniziative tese a verificare che ai lavoratori siano garantite dalle imprese le condizioni di salute e sicurezza anche attraverso fermate per una riduzione programmata delle produzioni. La Fiom ribadisce la necessità dei provvedimenti urgenti governativi sugli ammortizzatori sociali. In tutti i luoghi di lavoro dove non siano assicurate tale condizioni vanno messe in campo tutte le iniziative necessarie dalla richiesta di intervento delle autorità competenti alle iniziative di sciopero. Tutelare la salute dei metalmeccanici serve a garantire quella di tutti i cittadini italiani.

 

La richiesta

In tutta Italia gli operai con le loro organizzazioni sindacali si stanno mobilitando per ottenere il sacrosanto diritto alla salute.  La richiesta ufficiale è quella della sospensione di tutte le attività produttive non necessarie.
In molte fabbriche sono già stati proclamati pacchetti di sciopero al fine di raggiungere questo risultato utilizzando gli ammortizzatori sociali.
Chi non vuole scioperare ha già deciso quanto vale la sua vita.

 

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