Coronavirus: Conte lancia le nuove misure contro il contagio
Attesa in tutto il Paese per quello che potrebbe essere il terzo decreto per l'emergenza in cinque giorni.
Alle 21.40 il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte si collegherà in diretta. Attesa da tutt'Italia, e in particolare dalla Lombardia, la decisione su nuove misure contro la diffusione del coronavirus.
Nuove misure?
Come anticipato, l'attivazione o meno di nuove misure contro la diffusione del contagio arriverà in serata. Alle 21.40, Conte si collegherà in diretta e annuncerà la decisione del Governo. Da ieri infatti la Lombardia tramite il presidente della Regione Attilio Fontana ha chiesto di allargare almeno a tuta la Regione le misure di contenimento adottate nel Lodigiano e che oggi, stando ai dati, starebbero mostrando i loro frutti. Mentre Bergamo è sempre più in crisi e i nuovi contagi iniziano a preoccupare anche Brescia e l'Hinterland Milanese, nelle ex "xone rosse" la situazione sembra ormai decisamente meno preoccupante. In mattinata, Conte aveva aperto a nuove restrizioni e subito Fontana aveva inviato al Governo la lista delle proposte accordate con i sindaci lombardi (LE TROVI QUI).
Cosa aspettarsi
Dopo il caos generato dalla bozza del decreto poi approvato l'8 marzo, ora sembra che le "gole profonde" siano state imbavagliate. Qualcosa però trapela: si parla di una nuova zona rossa (quella attuale era "arancione") a quasi tuta la Penisola e non solo al Nord. Una misura necessaria visto il continuo aumento dei dati sui contagi che hanno raggiunto quota 12.462 casi positivi e 827 decessi.
Si tratterebbe del terzo decreto nel giro di cinque giorni.
Qui alle 21.40 la diretta di Conte:
"Vostre rinunce sono contributo prezioso"
"So che state cambiando le abitudini di vita e compiendo dei sacrifici. So che non è facile ma sappiate che queste vostre rinunce stanno offrendo un grande contributo prezioso al Paese. L'Italia sta dando prova di essere una grande nazione. Tutto il mondo ci guarda per i numeri del contagio, perchè vedono un Paese in grande difficoltà. Ma ci apprezzano perchè stiamo dando prova di grande rigore, grande resistenza. Siamo Paese che per primo in Europa colpito più duramente ma anche quello che sta agendo con più forza diventando un modello per tutti gli altri".
"Serve ulteriore passo"
"Questa sfida riguarda la salute dei cittadini ma riguarda anche la tenuta della ns economia e tessuto produttivo. Nelle scelte prese ad oggi abbiamo tenuto conto di tutti gli interessi. Al primo posto c’è e ci sarà sempre la salute degli italiani. Quando ho adottato le prime misure ero consapevole che si trattava di un primo passo e ragionevolmente non sarebbe stato l'ultimo. Oggi è chiaro che in un Paese grande e complesso si debba procedere gradualmente e ora dobbiamo fare un passo in più, quello più importante. Oggi L’Italia rimarrà sempre protetta. Disponiamo la chiusura di tutte le attività commerciali, di vendita al dettaglio ad eccezione dei negozi di generi alimentari, di prima necessità, di farmacie e parafarmacie. Non è necessaria nessuna corsa nei supermercati. Chiudiamo però negozi, bar, pub, ristoranti lasciando la possibilità di fare consegne a domicilio. Chiudono anche parrucchieri, centri estetici, i servizi di mensa che non garantiscono la distanza di un metro di sicurezza".
Aziende e professionisti
"Per quanto riguarda le attività produttive e professionali va attuata il più possibile la modalità del lavoro agile, a incentivare le ferie, i congedi retribuiti per i dipendenti. Restano chiusi i reparti aziendali non indispensabili per la produzione, industrie e fabbriche potranno continuare la propria attività a condizione che assumano protocolli di sicurezza adeguati al fine di evitare il contagio tra i propri lavoratori. Sono incentivate le fabbriche e le industrie a predisporre misure adeguate per reggere questo momento: turni di lavoro, ferie anticipate, chiusura di reparti. Resta ovviamente garantito lo svolgimento di servizi pubblici essenziali come i trasporti e quelli di pubblica utilità: postali, bancari, assicurativi, finanziari nonché di tutte quelle attività necessarie e accessorie al corretto funzionamento dei settori in attività. Garantite le attivià agricole, zootecniche e loro filiere".
"Vedremo i frutti tra un paio di settimane"
"La regola madre rimane la stessa: limitare gli spostamenti alle attività lavorative, per motivi di salute o di necessità. Importante essere consapevoli che l'effetto di questo grande sforzo potremo vederlo solo tra un paio di settimane. Se i numeri dovessero continuare a crescere come probabile non significa dovremo affrettarci a varare nuove misure. Non dobbiamo correre alla cieca verso il baratro: dobbiamo essere lucidi, misurati, rigorosi, responsabili".
Arcuri commissario straordinario
"A breve nominerò un commissario delegato per potenziare la risposta delle strutture ospedaliere a questa emergenza sanitaria. Il commissario avrà ampi poteri di deroga, lavorerà per rafforzare la produzione e distribuzione di attrezzature per le terapie intensive e sub-intensive. Avrà anche potere di creare nuovi stabilimento per la produzione di quelle attrezzature e sopperire alle carenze registrate in questo periodo. Il commissario sarà il dottor Domenico Arcuri, Amministratore Delegato di Invitalia, e si avvarrà di questa struttura già esperta del settore industriale e si coordinerà con il Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli e la sua struttura".
"Il Paese ha bisogno della nostra responsabilità"
"Se saremo tutti a rispettare queste regole usciremo più in fretta da questa emergenza. Il Paese ha bisogno della responsabilità di ciascuno di noi, di 60 milioni di italiani che quotidianamente compiono piccoli e grandi sacrifici. Ogni individuo si sta giovando dei propri e degli altrui sacrifici, questa è la forza del nostro Paese. Stiamo distanti oggi per abbracciarci con più calore domani".