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Coronavirus: gli aggiornamenti nella quotidiana conferenza stampa in Regione

I numeri continuano a crescere. L'assessore: "Se tutti rispettiamo le restrizioni potremmo vedere i primi miglioramenti già dal fine settimana".

Coronavirus: gli aggiornamenti nella quotidiana conferenza stampa in Regione
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La diretta dalla conferenza stampa in regione Lombardia con tutti gli aggiornamenti sulla situazione del coronavirus in Lombardia.

Coronavirus in Lombardia, la diretta

L'assessore al Welfare Giulio Gallera:

"La prima notizia è sui posti letto per la terapia intensiva: in Lombardia avevamo 900 posti letto, di questi 176 nei presidi monospecialistici per patologie particolari e 724 nei vari presidi pubblici e privati accreditati. Da subito abbiamo detto che il nostro obbiettivo era di aumentarli di 100/150 unità, per aumentare il più possibile la capacità di far fronte all'assistenza ei malati. Non solo in 15 giorni siamo riusciti ad aprire 150 posti letto di terapia intensiva  ma siamo arrivati a 223 nuovi posti letto che si aggiungono ai 724, e contiamo di aprirne almeno altri 150 nel giro di una settimana. Il sistema nel suo complesso sta reggendo e regge bene. Accanto alla crescita delle pneumologie, dei reparti di terapia intensiva e sub intensiva ci stiamo muovendo per liberare il più possibile i posti letto dei presidi ospedalieri attraverso le dimissioni di chi non ha più febbre ma non sono ancora negativi. Stiamo costruendo una rete con tutto il sistema socio sanitario e individuando una serie di presidi che possano servire per gestire questi pazienti in via di guarigione, come l'ospedale di Cuasso al Monte dove contiamo di poter avere 134 nuovi posti".

I numeri

Rispetto ieri, il numero dei casi positivi è cresciuto di a 5469, con un incremento di 1280 unità. I ricoverati sono saliti a 2802 unità, in aumento di 585. 440 quelli in terapia intensiva (+41). Guariti e dimessi sono arrivati a 646 unità, in incremento, ma anche i deceduti sono cresciuti: 333, 76 in più rispetto a ieri.

"Fotografiamo una situazione basata sui tamponi arrivati ieri - ha spiegato Gallera - Anche provincia per provincia: Bergamo registra una crescita molto significativa con 1245 casi positivi (+248) e anche Brescia che fino pochi giorni fa presentava dati più contenuti oggi ha 739 positivi (+238). Cresce anche Cremona con 916 positivi (+251) mentre Lodi la diffusione resta contenuta. A Milano ci sono 506 casi contenuti (+100), a Pavia 296. Nel resto della Regione i casi sono ancora molto molto contenuti. Se tutti non ci atteniamo alle prescrizioni e alle indicazioni però la situazione sarà sempre più dura. Se cittadini si comportano come sabato, con parchi e piazze pieni, ci vorrà molto tempo. Se invece tutti resteremo a casa nell'arco di qualche giorno, verso la fine della settimana, potremo già vedere l'estensione di quel trend virtuoso che abbiamo visto nel Lodigiano".

"Restate a casa"

Gallera ha chiuso con un forte appello:

"Dobbiamo tutti contribuire a che la diffusione del virus rallenti. Evitiamo di girare per la nostra Regione se non per motivi strettamente attinenti alle attività produttive o per emergenze e attività non differibili. Il messaggio forte che lanciamo è di rimanere in casa. Il coronavirus non si può sconfiggere con un farmaco perchè non ci sono farmaci contro il coronavirus, non possiamo vaccinarci. L'unico modo per fermare la diffusione è ridurre drasticamente la nostra vita sociale e i nostri spostamenti, evitare di contagiare o di essere contagiati. E vale per persone fragili e anziane e anche per giovani, ragazzi e bambini che possono essere veicolo di trasmissione. Abbiamo bisogno di avere un sistema sanitario che è in grado di curare tutti coloro che si ammalano di coronavirus e che hanno infarti, ictus o fanno incidenti. Il sistema sanitario deve rimanere solido, e perchè avvenga dobbiamo bloccare la diffusione del virus perchè se numero contagiati cresce con questo tasso delle ultime settimane non potremo dare risposte di qualità. Dove c'è drastica riduzione dei contatti sociali, i risultati ci sono come vediamo nel Lodigiano, e in maniera ancora più evidente in quella che era la zona rossa. Se le persone rimangono a casa, tutto questo funziona. Ognuno di noi è protagonista in questa battaglia".

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