Emergenza coronavirus, estesa la legge antispreco per non perdere le eccedenze
La deputata Gadda: "Fondamentale ridare fiducia al Paese attraverso la rete di solidarietà"
Una norma del pacchetto contro l'emergenza coronavirus estende gli effetti della legge antispreco a nuove categorie oltre quelle alimentari, con benefici fiscali per le imprese.
Emergenza coronavirus, donazioni e recuperi fiscali
La solidarietà sociale per far fronte all'emergenza coronavirus: si estendono le applicazioni della legge antispreco contro le eccedenze. A darne notizia il deputato di Italia Viva Maria Chiara Gadda, "madrina" della legge durante la passata legislatura.
Non solo alimenti
La norma contenuta nel Decreto coronavirus permette infatti la donazione, e le conseguenti agevolazioni fiscali, anche ai prodotti tessili, per l’abbigliamento e per l’arredamento, dei giocattoli, dei materiali per l’edilizia e degli elettrodomestici, nonché dei personal computer, tablet, e-reader e altri dispositivi per la lettura in formato elettronico, che non siano non più commercializzati o non idonei alla commercializzazione per imperfezioni, alterazioni, danni o vizi che non ne modificano l’idoneità all’utilizzo o per altri motivi similari. Beni che ora si aggiungeranno ad alimenti, farmaci, prodotti per l'igiene della persona e della casa, cartoleria, cancelleria e libri. Le imprese che aderiranno all'iniziativa con la donazione delle proprie eccedenze ad enti no profit vedranno l'equiparazione ai fini Iva della cessione gratuita alla loro distribuzione, escludendo la concorrenza del loro valore normale alla formazione dei ricavi ai fini delle imposte dirette.